Vertenza Saeco – Comunicato Sindacale
VERTENZA SAECO
In data odierna si è svolto presso il ministero dello Sviluppo economico il primo incontro
per la vertenza Saeco Philips, alla presenza della ministra Guidi, di tutte le istituzioni
coinvolte e di Fim e Fiom, locali e regionali.
Il ministro Guidi ha richiesto alle parti di trovare soluzioni alternative e un piano di sviluppo
che salvaguardi l’azienda e i posti di lavoro, confermando la sua disponibilità per la ricerca
di una rapida soluzione della vertenza e confermando che il governo e le istituzioni tutte
faranno il possibile per raggiungere questo risultato.
L’azienda, ringraziando il ministro, ha sottolineato che non c’è nessun atto formale di
apertura della mobilità, ma ha confermato la presenza di esuberi nel suo piano che
dovrebbe portare Gaggio Montano a diventare un sito sostenibile e profittevole.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito di non essere disponibili a soluzioni che
comportano la diminuzione del’occupazione, ma che una soluzione condivisa potrebbe
anche prevedere l’utilizzo di ammortizzatori sociali, purché conservativi.
Fim e Fiom, inoltre, hanno sottolineato il non rispetto da parte dell’azienda degli accordi
sottoscritti circa il mantenimento e lo sviluppo del sito di Gaggio Montano, dopo che la
stessa ha allocato la produzione del medio-alto di gamma nel suo stabilimento in
Romania. La richiesta di riallocare tali produzioni a Gaggio Montano è stata formalizzata al
tavolo ministeriale, in quanto è l’unico modo per dare rilancio al sito Saeco.
Il Sindaco di Gaggio si è detto d’accordo con il sindacato e ha ringraziato il ministro
dell’interessamento, illustrando le peculiarità del territorio e quindi le relative difficoltà a
sopportare 243 licenziamenti.
Il ministro, chiudendo l’incontro, ha chiesto di incontrare direttamente l’azionista Philips fin
dalla prossima settimana e, rivolto alle parti, ha auspicato un loro approccio alla trattativa
senza pregiudiziali di sorta, chiedendo all’azienda di sospendere gli esuberi.
L’azienda ha rifiutato la proposta del ministro, dichiarando di non avere margini per
poterla accettare.
L’incontro si è quindi chiuso con l’impegno di una nuova convocazione, sempre al
ministero dello Sviluppo economico, già dalla prossima settimana.