IIA (ex Bredamenarinibus), le dichiarazioni dell’AD sono inaccettabili.
Comunicato RSU IIA stabilimento di Bologna
È intollerabile quanto dichiarato dal’ AD di Industriaitalianautobus Stefano Del Rosso.
Non è possibile imputare ai lavoratori degli stabilimenti di Bologna e di Flumeri, quanto sta succedendo.
Non crediamo sia colpa dei lavoratori se in questi quasi quattro anni non si sia riusciti a fare più di qualche decina di autobus nei due stabilimenti. Le colpe vanno ricercate dove sono realmente, e cioè in una dirigenza miope e ottusa, attenta solo a ridimensionare degli organici, e a non investire seriamente nei due stabilimenti per quel che riguarda nuove tecnologie e nuovi progetti, strutture, ecc. È facile criticare i lavoratori parlando di scarsa produttività. É però doverosi ricordare, ad esempio, che a Bologna non è mai stato realizzato un layout. Che i lavoratori dello stabilimento di Bologna stanno lavorando con grande difficoltà in quanto il materiale non arriva quando dovrebbe e ciò a causa dei mancati pagamenti ai fornitori. Dobbiamo ricordare che mancano le attrezzature, i materiali di consumo; che il metodo di lavoro è completamente sbagliato e non è nemmeno stato testato; che le scelte fatte dall’azienda, vedi nuovo programma operativo sap, hanno impallato la stessa, costringendo i lavoratori a lavorare con migliaia di codici registrandoli semplicemente con penna e block notes; che i lavoratori, sempre per scelta aziendale, non hanno nemmeno più i muletti per caricare i corrieri e tutto viene caricato a mano; che lo stabilimento è in condizioni igenico sanitarie pietose, visto che all’interno di certi capannoni ci sono grosse quantità di guano di piccione accanto e sulle postazioni di lavoro; che i bagni e la struttura versano in condizioni veramente pessime; che d’inverno il riscaldamento funzionava male, ecc ecc. E che dire rispetto allo stabilimento di Flumeri? Dove non è mai cominciata una ristrutturazione, con persone che lavorano con -4 gradi d’inverno, anch’essi senza le dovute attrezzature e DPI, con lavoratori che vengono in trasferta a Bologna dopo mesi di cig e sono costretti ad anticipare personalmente tutte le spese di trasferta, per poi andare a rimborso chissà quando. Questo non è accettabile! Soprattutto quando le relazioni sindacali sono, per scelta aziendale, a minimi termini come in questo periodo. Il fatto che si voglia addossare le responsabilità ad altri, in particolare a lavoratori con limitazioni, oppure a lavoratori con molti anni di contribuzione, ha dell’incredibile! Come ha dell’incredibile che un Governo non si prenda le proprie responsabilità e non risolva questo teatrino che va avanti da più di tre anni, nei quali i lavoratori di IIA hanno fatto più cigo che ore al lavoro. Non è accettabile che tutto ciò passi in sordina. Per questo chiediamo che ci siano più livelli di confronto e che tutte le Istituzioni si facciano carico dell’accaduto, prendendo una posizione chiara una volta per tutte, posizione che sia di aiuto a risolvere questa vicenda.
La RSU di IIA Bologna