Alstom Bologna: mancato accordo sul ricorso alla cassa integrazione. Incomprensibile e inaccettabile l’indisponibilità dell’azienda a riconoscere i ratei contrattuali

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro tra Alstom Bologna e le organizzazioni sindacali FimFiom-Uilm in merito all’apertura per 9 settimane della procedura di cassa integrazione legata all’emergenza coronavirus. In tale incontro l’azienda, oltre a comunicarci l’anticipo del trattamento di cigo, alla richiesta di riconoscere per intero i ratei di tredicesima mensilità, ferie e permessi ci ha risposto negativamente adducendo come motivazione la “tradizione” e la volontà di salvaguardare il futuro dell’azienda.

Noi non sappiamo di che tradizione stia parlando l’azienda non avendo mai, per fortuna, sottoscritto nessun accordo di cigo almeno negli ultimi vent’anni e quale futuro possa compromettere per una multinazionale del calibro di Alstom il riconoscere almeno per questo primo accordo i ratei contrattuali. Noi riteniamo invece che una multinazionale che lavora per le Ferrovie dello Stato, per Italo, che fornisce i treni regionali alla Regione Emilia Romagna debba porsi con serietà un problema etico in questa fase delicata, per il Paese e per i lavoratori, facendo uno sforzo in più come stanno facendo a Bologna centinaia di altre imprese a favore delle proprie lavoratrici e dei propri lavoratori.

Bologna 26 marzo 2020 FIOM CGIL BOLOGNA