RSU ed RLS lavorano ogni giorno per garantire la sicurezza dei lavoratori in azienda, il caso dell’Alberto Sassi.

Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 che ha colpito l’intero Paese, i Rappresentanti dei lavoratori (RSU ed RLS), con il sostegno della FIOM CGIL, sono stati impegnati quotidianamente, per far sì che all’interno delle aziende venissero messe in atto tutte le possibili misure e soluzioni utili a garantire, per quanto possibile, la sicurezza dei lavoratori.
In diversi casi le misure richieste dai Rappresentanti dei lavoratori hanno anticipato quanto poi previsto dai vari decreti ministeriali che si sono succeduti e da ultimo dal protocollo condiviso tra le Parti Sociali del 14 Marzo, e questo è accaduto tanto nelle grandi quanto in molte piccole e medie imprese del territorio.
E’ il caso dell’Alberto Sassi, azienda di Crespellano, leader nella produzione di motori e argani per ascensori, che occupa 172 dipendenti, nella quale, fin da subito, anche grazie alla sensibilità dimostrata dalla Direzione aziendale, si sono individuate, su sollecito di RSU ed RLS, le modalità con cui attuare le misure necessarie a garantire maggiore sicurezza ai lavoratori oltre che successivamente tutte quelle previste dal protocollo del 14 marzo.
I delegati aziendali sono stati impegnati in difficili e, per certi versi, inediti confronti con l’azienda sull’organizzazione del lavoro, sulla gestione degli spazi comuni, quali spogliatoi, mense, punti ristoro, sul ripensamento delle procedure di lavorazione e delle postazioni, per far sì che venisse garantito il maggior distanziamento possibile tra gli operatori, sullo smartworking e sulla rotazione delle residue attività tra il maggior numero di lavoratori, sulle dotazioni individuali di sicurezza necessarie e sull’attivazione e modalità di impiego della Cassa Integrazione.
Questo enorme lavoro si è per di più svolto, dovendolo coniugare con il dovere di rispondere ai molti dubbi, paure e incertezze dei lavoratori, oltre che di renderli partecipi di quanto si stava discutendo in azienda, senza che fosse possibile utilizzare i canonici strumenti delle assemblee sindacali e del confronto personale in azienda.
Ieri i componenti del Comitato di Vigilanza aziendale hanno condiviso il regolamento che contiene tutte queste disposizioni, portando a compimento un lavoro iniziato oltre 40 giorni fa, ma che getta le fondamenta per la prosecuzione del lavoro di condivisione e confronto, che si renderà necessario per i mesi a venire, per coniugare il primario diritto alla salute, con l’attività lavorativa.
La FIOM CGIL ringrazia per l’enorme lavoro svolto, gli RSU ed RLS dell’Alberto Sassi, che stanno esercitando con spirito di sacrificio il proprio ruolo di rappresentanza, anche in questa situazione del tutto eccezionale, a beneficio e tutela di tutti i lavoratori.
FIOM CGIL Bologna