Marelli: eplosione della Cassa Integrazione (CIG) nello stabilimento di Crevalcore
Marelli: eplosione della CIG a Crevalcore
Nella giornata di Martedì 12 Maggio l’azienda ha comunicato alla RSA l’annullamento di ordini importanti e di conseguenza importanti rallentamenti produttivi sia nel reparto Plastiche che sul reparto Alluminio.
Plastica
L’azienda ha comunicato di attraversare un momento delicato a causa di uno scenario mutevole che cambia di giorno in giorno collegato alla pandemia mondiale e ad un cliente, FCA, che non riesce a garantire continuità degli ordini e di conseguenza dei numeri legati alla produzione richiesta. L’annullamento degli ordini impone un ulteriore ricorso alla CIG per le prossime 3 settimana a partire dal 18 Maggio fino al 05 Giugno sulla totalità del reparto.
Per il mese di Giugno, le previsioni prevedono ulteriori difficoltà significative e sul mese di Luglio una capacità produttiva pari al 50%, ma sia per Giugno che per Luglio ci saranno ulteriori aggiornamenti appena saranno ufficiali le previsioni.
Alluminio
L’azienda ha comunicato di aver subito un forte taglio di produzione sulla famiglia Honeywell, questo taglio comporterà un lento e graduale ricorso alla cassa integrazione a partire dalla prossima settimana prevedendo una chiusura totale nella settimana che va dal 25 Maggio al 1 Giugno.
Al contrario della plastica per il reparto alluminio non dovrebbero esserci le stesse problematicità nei mesi di Giugno e Luglio nonostante il rallentamento nel mese di Maggio.
I reparti collegati saranno interessati da cassa integrazione in proporzione.
Suggeriamo alla Direzione di Marelli di approfittare di questo fermo produttivo per attuare un piano di manutenzione straordinario sui macchinari che permetta una condizione di lavoro differente al momento del rientro, che sia anche utile ad efficientare gli impianti in termini produttivi e di qualitativi.
Gli accordi sulle agibilità sindacali in FCA e in CNHI pensavamo potessero vedere un cambio di passo nei rapporti tra le Organizzazioni sindacali anche in Marelli, ma anche questa volta dobbiamo registrare la mancata volontà da parte dei firmatari del CCSL di chiedere unitariamente un incontro alla Direzione aziendale di Marelli sulle prospettive future già preoccupanti prima del blocco dovuto al COVID-19 e che in queste settimane hanno subito ulteriori accelerazioni negative.
Come Fiom-Cgil siamo impegnati a chiedere un tavolo aziendale e provinciale dove discutere delle prospettive future di Marelli partendo dal dato della mancata produzione delle prossime settimane.
RSA FIOM-CGIL FIOM-CGIL di Bologna
