Marelli: una crisi senza precedenti

Il virus globale colpisce pesantemente la nostra classe. Sono centinaia di milioni i disoccupati nel mondo; nei cinque maggiori Stati europei, almeno trenta milioni sono entrati nei sistemi di sospensione parziale del lavoro. In Italia sono quasi otto milioni i lavoratori in Cassa Integrazione e non poteva fare eccezione la Marelli di Bologna che ha annunciato ricorso alla Cigo ordinaria fino al 18 settembre per Powertrain ed Electric e fino al 7 agosto per Motorsport. Poi si vedrà!

Analisti del settore auto stanno facendo i conti della shock della domanda causata dalla “crisi Covid-19” e stimano in Europa un crollo delle vendite annue del 20-30% con ripercussioni sui fornitori pesantissime.

Alla ristrutturazione in corso verso l’elettrificazione, la crisi pandemica, ha creato le condizioni per una “tempesta perfetta” per lavoratori e lavoratrici.

Il 04.06.2020 si è svolto un incontro tra la Direzione Aziendale di Bologna, le Organizzazioni Sindacali Provinciali, la RSA FIOM e il Consiglio delle RSA.

In sintesi possiamo affermare che la ripresa rimarrà lenta e graduale; dovrebbero aumentare le giornate lavorate, ma la Cigo inciderà ancora a lungo: vale per i presenti in stabilimento, e vale anche per i lavoratori in “smart working”.

I turni in Azienda dovrebbero terminare venerdì 12.06 (salvo esigenze indifferibili); lo smart-working probabilmente sarà prorogato oltre il 31.07, ma con modalità ancora da definire (attuale “lavoro in emergenza” ?).

La Direzione Aziendale ha respinto un percorso verso una Cigo a tempo parziale e ufficialmente rimane a zero ore per tutti! Sempre meglio tutelarsi al peggio scaricando gli eventuali costi sui lavoratori.

La Direzione Aziendale ha ribadito che molti argomenti di discussione, già affrontati in precedenti incontri, vanno affrontati ad un tavolo di confronto nazionale, per ora “evanescente”.

Quindi è confermata nessuna integrazione economica alla quota INPS per la Cigo (è previsto solo l’anticipo), per cui la decurtazione salariale (falcidiata da massimali INPS troppo bassi) ricade sui lavoratori in modo crescente alle professionalità.

Ha escluso la richiesta delle organizzazioni sindacali di non assorbire per  tutto il  periodo  di CIG le ferie residue nella giornata del sabato per i lavoratori impiegati che maturano 240 ore di ferie/annue che sarebbero stati utilizzati per ridurre i giorni di Cigo.

Ha rifiutato la possibilità di concedere l’opportunità di scelta ai lavoratori di collocare ferie e Par anni precedenti, per gestire al meglio l’impatto della Cigo, ma continua la pratica di scaricarle automaticamente.

Ha rigettato anche la richiesta delle organizzazioni sindacali per i lavoratori che hanno diritto ai permessi legge 104 e nello stesso tempo dispongono ancora di ferie e Par residui anni precedenti, di inserire i permessi 104 (retribuiti in seguito dall’INPS) invece delle ferie e Par residue.

Ad alcuni lavoratori non è stato erogato il premio di anzianità aziendale e tale decisione che riteniamo inaccettabile ci auguriamo venga sanata rapidamente!

Ad un anno dalla vendita è ancora assente un piano dettagliato di investimenti per la Marelli di Bologna, se non quello di ridurre costantemente le spese e l’organico. L’unica prospettiva certa rimane l’incertezza!

Continueremo a richiedere anche a livello nazionale alla Direzione Aziendale di rivedere le proprie posizioni.

Bologna 04.06.2020              

FIOM BOLOGNA e RSA FIOM-CGIL WEBER-MARELLI BOLOGNA