Assemblee Fiom in Marelli Europe a Bologna e a Crevalcore: il futuro dell’auto e della componentistica si realizza con i lavoratori

E’ partita questa mattina dalla Weber di Bologna una due giorni di assemblee convocate dalla FIOM di Bologna che attraverserà i due stabilimenti di Marelli Europe nel nostro territorio.

Tre assemblee oggi a Bologna, in presenza e con collegamento a distanza per i lavoratori in smart work, e altrettante domani a Crevalcore, su tutti i turni di lavoro.

Le assemblee saranno utili per fare il punto con tutte e tutti le lavoratrici ed i lavoratori su quanto emerso dai due incontri svoltisi a livello locale con il management aziendale nei giorni scorsi, ma anche per lanciare insieme ai lavoratori la campagna nazionale della FIOM per il rilancio del settore dell’automotive e della componentistica partendo dalle professionalità delle persone e con il necessario coinvolgimento del Governo.

Nel nostro territorio i numeri non vanno bene, purtroppo a conferma di quanto denunciato ormai un anno fa dalla FIOM e dai nostri delegati quando fu aperta una cassa integrazione ordinaria (il Covid allora non c’era) per 910 lavoratori e lavoratrici, compresi i reparti di ricerca e sviluppo.

In quei giorni scioperammo e chiedemmo un intervento alle Istituzioni che portò alla convocazione di una udienza conoscitiva in Comune a Bologna disertata dall’Azienda che si limitò a mandare due righe – un tweet dicemmo – per affermare il loro non interesse ad essere coinvolti nella discussione.

In due anni, a Bologna, Marelli ha perso oltre 200 posti di lavoro tra lo stabilimento di Bologna (-140) e quello di Crevalcore (-80), se consideriamo solo i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, e oltre 250 se aggiungiamo anche i lavoratori somministrati e consulenti nei reparti di R&D.

Inoltre l’Azienda ha comunicato che lo stabilimento di Crevalcore sarà interessato anche per il prossimo anno ad un significativo ricorso agli ammortizzatori sociali.

A livello nazionale, ma anche a Bologna, la FIOM chiede un investimento sull’occupazione attraverso la formazione, il ricambio generazionale e la rimodulazione degli orari di lavoro (con la loro riduzione anche attraverso gli ammortizzatori sociali).

Le assemblee saranno anche l’occasione per discutere, tutte e tutti insieme, di quanto emerso nei giorni scorsi in riferimento ad indagini penali in corso che riguarderebbero fatti accaduti nello stabilimento di Crevalcore, ma che rischiano di essere manifestazione di fenomeni di “mimetizzazione” e “copertura” di infortuni ascrivibili ad una cultura aziendale da cambiare con tutti gli strumenti possibili, a partire dalla partecipazione e dal protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori

Bologna 18 novembre 2020

FIOM CGIL BOLOGNA – RSA FIOM MARELLI EUROPE BOLOGNA E CREVALCORE