Appalti e intermediazione fittizia di manodopera: importante sentenza a tutela dei lavoratori più esposti al rischio di sfruttamento e illegalità.
IMPORTANTE SENTENZA IN MATERIA DI APPALTI E
INTERMEDIAZIONE FITTIZIA DI MANODOPERA
PROSEGUE L’AZIONE CONTRATTUALE E VERTENZIALE DELLA FIOM
CGIL A TUTELA DEI LAVORATORI PIU’ ESPOSTI AL RISCHIO DI
SFRUTTAMENTO E ILLEGALITA’
Con sentenza 549/2020 il Tribunale di Bologna – Sezione Lavoro ha accolto il ricorso per interposizione
fittizia di manodopera (oggi somministrazione irregolare), relativamente alla posizione di un lavoratore impiegato come operaio in un’azienda metalmeccanica della provincia bolognese (la Oxy Style di Grizzana Morandi) e formalmente assunto, nel corso degli anni, da diverse cooperative che lavoravano in appalto presso
tale società.
Il lavoratore, assistito dall’avv. Stefania Mangione dello Studio Legale Associato, ha convenuto in giudizio l’azienda chiedendo che venisse riconosciuta la sussistenza di un rapporto di lavoro alle dirette dipendenze
dell’utilizzatore con condanna alla ricostituzione del rapporto di lavoro e al pagamento delle differenze retributive, oltre che del risarcimento del danno.
Dopo avere sentito i testimoni, il tribunale ha confermato che il “potere organizzativo, direttivo e sostanzialmente anche disciplinare” era esercitato nei confronti del lavoratore dalla società che “va quindi considerata
il suo reale datore di lavoro”.
Il Giudice, in accoglimento del ricorso, ha quindi dichiarato la sussistenza di tale rapporto, condannando l’azienda alla ricostituzione dello stesso sin dal 2012, con pagamento delle differenze retributive tra il CCNL applicato dai datori di lavoro fittizi (merci logistica) e quello applicato dal datore di lavoro effettivo (metalmeccanici industria) e del risarcimento del danno pari alle retribuzioni perdute dalla cessazione del rapporto
all’effettiva ricostituzione dello stesso.
L’intervento del Giudice, nel caso di specie, ha consentito di ristabilire il principio fondamentale del diritto del lavoro, secondo cui chi beneficia del lavoro altrui, dirigendolo e organizzandolo, deve anche assumersene
la conseguente responsabilità.
La FIOM CGIL di Bologna esprime soddisfazione per la sentenza e conferma che l’azione sindacale per affermare legalità e giustizia negli appalti e nei subappalti continua, sia con gli strumenti contrattuali (l’estensione della contrattazione aziendale) sia, in tutti i casi necessari, con la vertenzialità legale.
Bologna 6 marzo 2021
FIOM CGIL BOLOGNA
