Ordine del giorno Assemblea Generale Fiom Cgil Bologna 27 Maggio 2021
L’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna giudica positivo ed importante il raggiungimento dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale Unionmeccanica Confapi e impegna tutta l’Organizzazione nella realizzazione, a partire dal prossimo lunedì 31 maggio 2021, di una diffusa e capillare campagna di assemblee e consultazione nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. L’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna ritiene altresì che tale campagna di assemblee dovrà essere anche l’occasione per rafforzare il nostro insediamento nella piccola e media impresa e per aumentare livelli di iscrizione e di adesione alla FIOM.
L’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna conferma l’impegno di tutta la FIOM nell’ambito della vertenza nazionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche perché la ripresa produttiva non può far diminuire l’attenzione alla sicurezza in fabbrica e affinché la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sia al centro dell’azione contrattuale della nostra categoria.
A tal proposito l’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna ritiene che quanto successo alla TTE di Bazzano lo scorso 20 maggio 2021 richieda l’attenzione di tutte e tutti i metalmeccanici di Bologna, le delegate e i delegati, di tutte le Organizzazioni Sindacali nonché degli enti preposti. Come richiesto nella Piattaforma Nazionale di CGIL CISL UIL servono più controlli delle autorità competenti nelle piccole e medie imprese; serve intervenire, con tutti gli strumenti necessari, perché nelle medie imprese l’attività di consulenza alle imprese in troppi casi si traduce in un rispetto solo formale delle norme e non in un intervento reale sulle condizioni di lavoro e i rischi concreti nei luoghi di lavoro.
Infine l’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna esprime un giudizio estremamente negativo sulla scelta del Governo di non prevedere la proroga generalizzata del blocco dei licenziamenti, da collegare – come richiesto da CGIL CISL UIL – al completamento della riforma degli ammortizzatori sociali.
Vediamo un Governo subalterno alle sirene del padronato e delle confindustrie (che con la recente lettera dei Presidenti delle Confindustrie del Nord confermano la totale insensibilità sociale del sistema delle imprese), che non dà risposte alle tante crisi aziendali aperte, non si confronta con le Organizzazioni Sindacali sulle trasformazioni in corso nei diversi settori (dalla siderurgia, all’automotive), non apre confronti strutturati con il sindacato confederale su Fisco e Pensioni e che con il decreto semplificazioni imbocca la strada della deregolamentazione degli appalti, nella direzione non solo del peggioramento delle condizioni contrattuali, salariali, di salute e sicurezza delle persone che lavorano, con un rischio concreto di lasciare spazi ad infiltrazioni criminali.
Risulta inoltre grave ed inaccettabile la continuità del Governo sulle scelte in materia di migrazioni e accoglienza, con il Mediterraneo ormai diventato un cimitero a cielo aperto e le navi delle ONG sotto sequestro per motivi pretestuosi; riteniamo incomprensibile il ritardo sui temi di civiltà (a partire dal DDL Zan) e ambientali, con un Recovery Plan che non sembra andare nella direzione di quella riconversione ecologica di cui il Paese ha bisogno, anche per creare buona occupazione.
Per tutte queste ragioni L’Assemblea del Consiglio Generale della FIOM CGIL di Bologna conferma il pieno sostegno a tutti i livelli della FIOM per andare, in rapporto a FIM e UILM, alla definizione di tutte le necessarie iniziative di mobilitazione della categoria e richiede ai livelli confederali, a partire dalla CGIL di Bologna e dell’Emilia Romagna, di prevedere, in assenza di risposte chiare e in tempi certi, una mobilitazione – meglio se unitaria – che porti fino allo sciopero generale, anche come CGIL.
Sasso Marconi 27 maggio 2021
Approvato all’unanimità con 2 astenuti
