Le Rsu e la Fiom di Bologna hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’accoro sul lavoro agile alla Kiwa Cermet, filiale italiana di una multinazionale americana, che si occupa di testing, ispezioni e certificazioni per il settore industriale. L’accordo sottoscritto coinvolge la sede di Granarolo Emilia e tutte le filiali sparse per il paese, con oltre 200 lavoratori interessati.
L’ambizione dell’intesa è quella di normare oltre la fase emergenziale il lavoro agile, o smart working, definendo le tutele e i diritti per i lavoratori in remoto.
In primo luogo si sancisce l’assoluta volontarietà del lavoro agile, e la funzione conciliativa, riportando lo strumento nel suo alveo originale, dopo anni in cui il lavoro a distanza era imposto per necessità di distanziamento dovute alla pandemia.
I lavoratori avranno, così, diritto a 96 giornate massime di lavoro agile nel corso di un anno, ovvero 8 giornate al mese, con una percentuale quindi di circa il 40% della prestazione.
L’accordo stabilisce poi una forte flessibilità per i lavoratori sia in termini di luogo di lavoro che di orario: i lavoratori, infatti, potranno svolgere la propria prestazione in una fascia oraria che va dalle 8 alle 19, in qualsiasi luogo sul territorio nazionale, purché garantisca le condizioni di sicurezza.
Tuttavia, alla luce dell’esperienza della fase emergenziale, in cui di fatto si è determinato un aumento dei carichi nel lavoro da remoto, le Rsu e la Fiom hanno chiesto e ottenuto di normare in maniera puntuale il diritto alla disconnessione, sancendo il diritto del lavoratore a disconnettersi da tutti i dispositivi (telefoni, pc, ecc) con la facoltà di non rispondere a mail, telefonate, messaggi aziendali al di fuori dell’orario flessibile che avrà scelto.
L’accordo definisce, poi, una tutela rafforzata per i lavoratori in smart working, mettendoli al riparo da eventuali controlli a distanza, sancendo il divieto di utilizzo dei dati informatici raccolti dagli strumenti aziendali per l’accertamento dell’obbligo di diligenza. Si determina così l’esplicita esclusione delle modifiche peggiorative introdotte dal jobs act all’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, neutralizzando i pericoli potenziali insiti nell’utilizzo di alcune tecnologie.
Dal punto di vista salariale si stabilisce la parità di trattamento rispetto a tutti gli istituti previsti dalla contrattazione con il diritto al buono pasto nelle giornate di lavoro agile.
Allo stesso modo l’accordo prevede il pieno godimento dei diritti sindacali, compreso il diritto di assemblea, nonché specifici percorsi di formazione.
Un attenzione particolare viene riservata, infine, al tema della sicurezza, con il monitoraggio periodico da parte degli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e la modifica del DVR aziendale per valutare i rischi potenziali dello strumento.
Il contratto sottoscritto amplia i contenuti della normativa di legge, riconoscendo il ruolo centrale della contrattazione a tutela dei diritti e del salario dei lavoratori anche nell’era del lavoro digitale.
Bologna, 31 marzo 2022