Cima Ingranaggi spa – Gruppo CoesiaFIRMATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO: SALARIO FISSO,ORARIO DI LAVORO, FLESSIBILITA’, STABILIZZAZIONI.
Le Rsu e la Fiom Cgil e la Fim Cisl di Bologna hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’accordo per il rinnovo del
contratto integrativo aziendale di Cima ingranaggi spa, azienda del Gruppo Coesia, con oltre ottanta anni di storia e
leader nel settore gears, racing e aerospace. L’accordo approvato al 97% con referendum, riguardano circa 215
lavoratori, impiegati presso la sede di Castenaso. Di seguito i punti principali dell’accordo:
Salario: l’intesa determina un aumento del salario fisso, attraverso l’istituzione di un premio preferiale (con
erogazione a luglio di ogni anno) da 450€ che si aggiunge al superminimo collettivo; aumenta anche il premio di
risultato che arriva a 1900€ annui uguale per tutti i lavoratori, mentre per l’anno 2023 è prevista una erogazione una
tantum di 500 €.
L’accordo interviene anche sul tema dell’assorbibilità dei superminimi individuali, stabilendo che gli aumenti dei
minimi salariali determinati dal contratto collettivo nazionale (per il 2023 123,40€ mensili) non saranno più oggetto di
assorbimento.
Orario di lavoro: il tema dell’orario di lavoro è stato al centro del confronto, per la richiesta aziendale di aumentare
la produttività degli impianti per sostenere la crescita degli ordinativi e lo sviluppo di nuovi progetti industriali, con un
piano di investimenti da oltre 20 milioni.
Per il sindacato, tuttavia, la crescita aziendale non poteva tradursi in un aumento delle ore di lavoro dei dipendenti, per
cui l’intesa raggiunta permette all’Azienda di aumentare di una ora giornaliera la produzione, mantenendo le riduzioni
orarie dei lavoratori turnisti (7 ore di lavoro sul primo e secondo turno, 6 ore sul turno notturno, sempre pagate 8 ore)
attraverso l’introduzione di turni non presidiati. Aumentano anche del 30% anche le indennità di turno giornaliere.
Sempre in tema di orario di lavoro, viene istituita una flessibilità oraria in ingresso e usicta, estesa a tutte le aree
aziendali, anche produttive. L’accordo prevede per alcune aree 60 minuti di flessibilità in entrata e uscita, per altre 30
minuti ma con due fasce, estendendo di fatto la flessibilità a 60 minuti. Viene sperimentata anche una forma di
flessibilità per i turnisti che sul primo turno mattutino potranno recuperare per 3 volte al mese (quindi 3 volte su 10
turni) il ritardo entro 15 minuti.
Tutela della Genitorialità e Diritti individuali: l’accordo dedica un capitolo specifico alla tutela della
genitorialità con 8 ore di permessi annui per visite dei figli, 2 giorni aggiuntivi di congedo di paternità, e l’integrazione
economica del congedo parentale per le madri (50% per il secondo e terzo mese, 40% dal quarto al sesto mese). Si
prevede inoltre l’aumento dei permessi per eventi particolari che passano a 5 annui, nonché l’istituzione della banca
delle ore solidale e l’estensione ad un’ora del tempo di viaggio retribuito (sia andata che ritorno) in caso di visita
medica.
Occupazione, appalti, stabilizzazioni: L’accordo è stato sottoscritto in un momento cruciale della vita aziendale
caratterizzata da una forte espansione (con una crescita degli organici di circa il 25%). La volontà sindacale era dunque
quella di accompagnare lo sviluppo mantenendo la qualità dell’occupazione e il “modello” di lavoro. L’intesa sancisce
così la centralità del contratto a tempo indeterminato, limitando l’uso dei contratti precari ad esigenze temporanee,
nonché l’impegno a non esternalizzare le attività caratteristiche svolte in azienda. In caso di appalti poi, le aziende
aggiudicatarie dovranno applicare i ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.
Sempre sul tema dell’occupazione, le parti hanno definito che l’azienda stabilizzerà almeno 10 lavoratori attualmente
impiegati con contratto di somministrazione.
Relazioni industriali Formazione, passaggi di livello, smart working, sicurezza e ambiente di lavoro:
l’accordo sviluppa il tema della formazione professionale quale strumento per accompagnare la crescita aziendale,
sancendo la facoltà delle Rsu di presentare percorsi formatiVI, nonchè la sperimentazione della certificazione delle
competenze possedute dai lavoratori.
Sugli inquadramenti le parti hanno deciso di istituire una “Commissione Professionalità” per approfondire il tema degli
inquadramenti alla luce delle novità introdotte dall’ultimo CCNL.L’intesa rende, poi, strutturale lo Smart working, oggetto di sperimentazione da circa un anno, sancendo quindi il
diritto dei lavoratori (con mansioni compatibili) ad 8 giorni di lavoro da remoto al mese, con parità di trattamento
economico, normativo e sindacale.
In tema di sicurezza e ambiente di lavoro vengono portati a 3 il numero minimo degli Rls, e l’Azienda si è impegnata
ad un piano di sviluppo degli ambienti di servizio dedicati ai lavoratori (spogliatoi, ecc).
In ultimo, l’accordo fortifica le relazioni sindacali e i diritti d’informazione in capo alle Rsu, istituendo anche il
Welcome sindacale per i neoassunti.
L’accordo sottoscritto sancisce come la contrattazione e l’azione sindacale siano strumento centrale
per la crescita e lo sviluppo aziendale, riuscendo ad utilizzare le innovazioni tecnologiche per
aumentare la produttività senza aumentare il tempo di lavoro.
Ma gli importanti risultati ottenuti in termini salariali e di diritti sono stati possibili solo grazie
all’impegno dei lavoratori che hanno partecipato attivamente alla trattativa, sostenendo l’azione delle
Rsu e aumentando costantemente l’adesione al sindacato.
Bologna, 20 luglio 2023
FIOM CGIL BOLOGNA
FIM-CISL AM BOLOGNA

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