Con un annuncio shock Marelli Europe spa (di proprietà del Fondo americano KKR, noto per
la trattativa in corso con il Governo per l’acquisizione di TIM), nel corso di una riunione con
le delegazioni sindacali a Roma, ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Crevalcore.
Abbiamo chiesto immediatamente all’azienda di ritirare questa decisione che riteniamo
inaccettabile. L’azienda si è resa disponibile ad una discussione per un piano sociale che
possa accompagnare i lavoratori e le lavoratrici. Noi riteniamo che qualsiasi accordo debba
necessariamente passare da un piano di salvaguardia occupazionale attraverso una
riconversione del sito. Riteniamo che le opportunità offerte dal fondi governativi e
istituzionali possano rilanciare lo stabilimento.
I lavoratori dello stabilimento di Crevalcore appresa la notizia hanno immediatamente
sospeso l’attività lavorativa e sono scesi in sciopero. Domani si svolgeranno le assemblee con
i lavoratori e si delineeranno le iniziative da intraprendere. A livello nazionale è stato
proclamato uno sciopero per la giornata di venerdì in tutti gli stabilimenti del gruppo. La
decisione dell’azienda è un inquietante messaggio per tutti gli stabilimenti e apre un
precedente pericoloso. La transizione ecologica non può diventare un alibi per le aziende per
fare macelleria sociale. Marelli e il Fondo KKR, se confermassero questa decisione, si
assumerebbero una grave responsabilità nei confronti delle lavoratrici, dei lavoratori e della
collettività.