Nei giorni scorsi i lavoratori della Roboqbo hanno votato, per la prima volta nella storia dell’Azienda, l’ipotesi di accordo di integrativo aziendale.

L’ ipotesi è stata votata con il 94% dei consensi e ha confermato la sinergia tra l’azienda, RSU e FIOM-CGIL, le quali, dopo alcuni mesi di trattativa hanno raggiunto un accordo che, siamo sicuri, sarà il primo di tanti altri.

Di seguito i principali punti dell’accordo:

-instaurazione di un sistema di relazioni sindacali annuali su andamento aziendale, occupazione e sistema premiante;

-il riconoscimento del contratto a tempo indeterminato come formula contrattuale comune;

-flessibilità in entrata e in uscita, diversificata per operai e impiegati;

-40 ore di permessi annui per visite mediche

– 1 ora in più di assemblea sindacale annua per promuovere e sensibilizzare un cambiamento culturale nelle aziende per il contrasto alle disparità di genere, di orientamento sessuale e contro la violenza di genere;

-riconoscimento di indennità per trasferta Italia, Ruropa ed ExtraUE

-premio di risultato variabile di 1500€ al raggiungimento dei target massimi dei parametri condivisi.

La trattativa si è chiusa con la soddisfazione di tutte le parti e il risultato della votazione lo dimostra ampiamente.

Ringraziamo i lavoratori per la partecipazione e la fiducia accordata alla FIOM e alle RSU.

Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre è stata firmata l’ipotesi l’accordo tra la RSU, i sindacati FIOM e FIM e Automobili Lamborghini sul contratto integrativo aziendale,
dopo un anno di trattative, che ottiene l’importante traguardo della settimana corta. Nei prossimi giorni l’ipotesi sarà presentata alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’azienda e sarà sottoposto al referendum confermativo.
Caratteristiche di questo storico accordo sono: una importante riduzione dell’orario di lavoro, aumento del salario annuale, 500 nuove assunzioni, un percorso di miglioramento sugli appalti continuativi del sito, consolidamento e implementazione
dei diritti e la tutela delle differenze.


La riduzione dell’orario di lavoro sarà così composta: l’alternarsi di una settimana da 5 giorni e una da quattro per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su due turni (mattina e pomeriggio) e turno centrale per una riduzione complessiva di 22 giornate di lavoro all’anno; una settimana da 5 giorni e due da 4 per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte) per una riduzione complessiva di 31 giornate di lavoro all’anno; 16 giorni in meno all’anno per il personale operaio non collegato a produzione, mentre 12 giornate
in meno per il personale impiegatizio .

Per quest’ultima categoria sarà possibile usufruire fino a 12 giorni di smart-working al mese. Inoltre si è ottenuto un aumento sostanziale del premio di continuità di risultato annuale, che passerà dai 332€ del 2022 a 2200 euro nel 2026 (con un aumento a 1000€ nel 2023, 1400 nel 2024 e 1800 nel 2025). Il nuovo Premio di Risultato sarà pari 4,000 euro. In aggiunta è previsto un aumento di varie indennità legate alla produzione e per la valorizzazione delle competenze dei dipendenti. La quota totale che verrà erogata annualmente ai dipendenti Lamborghini, in aggiunta al salario previsto dal Contratto Nazionale, salirà così da 13,500 euro a circa 16,000 euro (di cui 4000 variabili e 12.000 certi). Con la busta paga di novembre 2023 (pagata l’11 dicembre) verrà erogato inoltre un premio straordinario, legato al sessantesimo anniversario
dell’azienda, pari a 1,063 euro.


Un’altra importante vittoria è l’impegno dell’azienda per un concreto miglioramento delle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto. Questo si articolerà tramite la il contrasto ai contratti pirata e incentivando accordi integrativi di secondo livello all’interno della comunità del sito produttivi. Infine, la trattativa ha portato all’introduzione di vari strumenti per il sostegno alla genitorialità e per il contrasto alla violenza di genere.

Per quanto riguarda il primo, verranno creati dei permessi retribuiti in caso di adozione e affido di un bambino e per
l’inserimento dei figli al nido o alla scuola materna, oltre che un aumento del 10% del contributo aziendale per il congedo parentale che arriva all’80% della retribuzione. Per quanto riguarda il contrasto alla violenza di genere, viene resa obbligatoria la formazione, in collaborazione con le associazioni che operano nel territorio sul tema, viene altresì costituito un gruppo di lavoro sull’”innovazione sociale” con l’obiettivo di conquistare nuovi diritti civici. L’intesa è storica perché vede per la prima volta un’industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione.

Lavorare meno e lavorare meglio, questo è il principio che ha guidato questa trattativa, e che si pone all’interno di un
ragionamento più complessivo. In un momento dove si attacca il potere di acquisto di chi lavora, mentre non vengono toccati i grandi patrimoni e gli extraprofitti, la trattativa in Lamborghini pone alcuni punti cardine: ridurre l’orario, alzare il salario, tutelare chi lavora in condizioni peggiori e dare sempre più strumenti per il contrasto alla violenza
di genere!


RSU Automobili Lamborghini
Fiom Cgil Bologna
Fim Cisl AMB
Sant’Agata Bolognese

Sabato 2 dicembre alle ore 16 verrà inaugurata, presso il Centro Convegni Alto Reno “ex Cottolengo”, un’installazione multimediale che attraverso fotografie, video, audio, racconterà i risultati di un’inchiesta sociale sull’Appennino bolognese a due anni dalla vicenda SaGa Coffee.

Proprio la vicenda SaGa Coffee, culminata in una durissima lotta durata cento giorni e portata avanti dalle lavoratrici della SaGa, ha contribuito ad accendere un faro sulla situazione sociale dell’Appennino, un luogo allo stesso tempo fragile e affascinante che necessita urgentemente di un rilancio.

Da qui la necessità di questa inchiesta promossa dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana, messa in campo con la specifica delega affidata ad Erika Capasso e realizzata dalla Fondazione Innovazione Urbana in collaborazione con Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Lorenzo Zamponi, ricercatore della Scuola Normale Superiore di Firenze.

All’iniziativa di Sabato 2 dicembre parteciperanno, tra gli altri:

Erika Capasso, delegata Comune di Bologna all’inchiesta sociale e presidente della Fondazione Innovazione Urbana.

Matteo Lepore, sindaco di Bologna.

Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Emilia Romagna.

Igor Taruffi, assessore alla Montagna e aree interne Regione Emilia-Romagna.

Primo Sacchetti della FIOM-CGIL di Bologna-Emilia Romagna

Maurizio Fabbri, presidente Unione Comuni dell’Appennino e sindaco di Castiglione de’ Pepoli Giuseppe Pucci, sindaco di Gaggio Montano.

Altissima adesione dei metalmeccanici allo sciopero di oggi

Imponente partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla manifestazione di oggi.

Le rivendicazioni di Cgil e Uil sono chiare, sono chiare soprattutto a chi deve lavorare per vivere e attraverso il lavoro rivendica una vita dignitosa e rispondente alle proprie esigenze e alle esigenza del paese.

Siamo la parte giusta della storia con oggi abbiamo tutte e tutti la consapevolezza che insieme uniti nella mobilitazione possiamo cambiare le sorti del paese.

Continuimo a proseguire la strada della mobilitazione.

Compagne e Compagni alla lotta!

Simone Selmi Segretario Generale FIOM-CGIL Bologna

ASSEMBLEE DI SENSIBILIZZAZIONE E FIRMA DI UN INNOVATIVO PROTOCOLLO IN BONFIGLIOLI

Oggi 22 novembre presso lo stabilimento Bonfiglioli EVO Plant di Calderara di Reno si è svolta una iniziativa organizzata dalla Fiom-Cgil di Bologna e dell’Emilia Romagna contro le violenze di genere che ha portato alla firma del “Protocollo a tutela delle donne e contro ogni forma di discriminazione”.

Il protocollo è stato presentato all’interno della Assemblea Sindacale in cui sono intervenute Emily Clancy Vice-Sindaca del Comune di Bologna, Gohar Rahimi Dottoranda in Studi di Genere presso l’Università di Bologna. Anche la proprietà del gruppo, nella persona dell’ ad Sonia Bonfiglioli è intervenuta in assemblea a rimarcare l’impegno dell’azienda sul tema.

Alla luce dello straziante femminicidio di Giulia Cecchettin siamo fermamente e ancora più convinti che sulla violenza di genere sia necessario e urgente organizzare iniziative e momenti formativi nelle fabbriche e mettere in campo degli strumenti concreti per contrastare la cultura patriarcale e le forme di discriminazione e molestia che si annidano nei nostri luoghi di lavoro, come nella società nel suo complesso. 

L’Assemblea si colloca all’interno della campagna nazionale GeneriAMO cultura: una campagna promossa da FIOM, FIM, UILM e Federmeccanica  per superare le distorsioni culturali che si riscontrano anche nel linguaggio quotidiano e di contrastare sui luoghi di lavoro qualsiasi atto indirizzato a violare la dignità della persona e delle donne o a creare un clima avvilente, mortificante, ricattatorio e provocatorio.

L’impegno delle Organizzazioni sindacali e del Gruppo Bonfiglioli è finalizzato a un cambiamento culturale che possa rimuovere qualsiasi stereotipo, in un’ottica di annullamento delle disparità legate all’identità di genere, all’orientamento sessuale, promuovendo al contempo una cultura del rispetto della dignità della donna contro ogni forma di violenza (economica, psicologica, fisica, sessuale). 

Saranno predisposte iniziative formative ed informative mirate, sfruttando la piattaforma digitale “Academy Bonfiglioli” e dedicandovi l’edizione 2024 dei Break Formativi. 

E’ previsto, infine, un impegno congiunto ad identificare contrattualmente gli strumenti per garantire pari opportunità nello sviluppo professionale e nell’accesso alla formazione, il reinserimento delle lavoratrici dopo l’assenza per maternità; la prevenzione di forme di molestie sessuali nei luoghi di lavoro o comportamenti indesiderati connessi a etnia, genere, religione, opinione. 

Il protocollo a tutela delle donne siglato in Bonfiglioli è un passo nella direzione di un concreto cambiamento culturale che non è più rinviabile e che deve vedere le lavoratrici e i lavoratori pienamente coinvolti, come soggetti attivi e protagonisti.

Negli scorsi giorni le Lavoratrici e i Lavoratori della Marposs (una delle più importanti aziende del territorio, che occupa circa 700 dipendenti, ed è specializzata nella produzione di sistemi di controllo di precisione) hanno votato il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.

Il voto è stato partecipatissimo con una affluenza straordinaria che ha toccato il 96% degli aventi diritto.

Grande è stato l’apprezzamento dei Lavoratori che hanno approvato l’ipotesi di accordo con una larga maggioranza pari circa all’80%.

Il contratto integrativo Marposs, oltre a confermare punti contrattuali molto importanti, contiene elementi di grande innovazione.

Oltre alla conferma del contratto a tempo indeterminato come forma comune di rapporto di lavoro, il contratto si qualifica per il tentativo di bilanciare esigenze di vita ed esigenze di lavoro introducendo una giornata di smart work.

Per quanto concerne il periodo di maternità facoltativa, l’azienda riconosce alla Lavoratrice o al Lavoratore, entro i sei anni di vita del bambino, un’integrazione salariale del 30% a quanto già dovuto dall’INPS.

Inoltre, per i figli dei dipendenti che si trovino in un’età compresa tra i 6 e i 12 anni, (fino a un massimo di 50 bambini), l’azienda si impegna a coprire le spese di iscrizione a un centro estivo da un minimo di una, fino a un massimo di due settimane.

Altri punti qualificanti dell’accordo sono i seguenti.

  • La previdenza complementare viene incrementata passando dal 2 al 2,5%.
  • L’azienda si impegna a erogare buoni benzina del valore di 200 euro annui per ogni lavoratore.
  • L’azienda erogherà ulteriore welfare aggiuntivo che raggiungerà, alla fine della vigenza contrattuale, la cifra di 200 euro una tantum.
  • L’accordo prevede un superminimo collettivo aziendale non assorbibile dell’ammontare medio di 60 euro mensili.

Di particolare rilevanza contrattuale l’istituzione di un Premio di Risultato (PDR) massimo di circa 2000 euro strutturato su valori innovativi come il risparmio delle risorse idriche ed energetiche, in un’ottica di un minor impatto ambientale.

Infine, lavoratori e azienda istituiscono una raccolta fondi a sostegno della Ricerca e del Servizio Sanitario Nazionale, in tal senso i lavoratori potranno versare volontariamente un’ora del proprio lavoro, mentre l’azienda contribuirà aggiungendo la somma equivalente. L’ente a cui devolvere la somma sarà poi concordato tra le parti.

La FIOM e l’RSU Marposs esprimono un giudizio ampiamente positivo su questo accordo che ora andrà applicato, gestito e reso pienamente operativo.

Bologna, 17/11/2023

FIOM-CGIL BOLOGNA

Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni RSU in Industria Italiana Autobus ex Bredamenarini, importante e storica azienda del territorio che produce autobus.

Le elezioni hanno visto un grande successo della FIOM che ottiene l’82% dei voti eleggendo 4 delegati su 5 e tutti e 3 gli RLS (Rappresentanti Lavoratori Sicurezza).

Significativa anche la partecipazione alle urne, con 115 votanti su 160 aventi diritto, pari al 72%.

Questo risultato è di particolare rilevanza perché giunge in un momento molto delicato per IIA e i suoi lavoratori, con una vertenza ancora aperta e un incontro presso il Ministero che si terrà il prossimo 15 novembre.

Il voto rafforza la delegazione della FIOM la quale si impegnerà da subito a portare avanti le istanze delle Lavoratrici e dei Lavoratori IIA chiedendo a tutti gli attori in campo, in particolare Governo e Istituzioni, certezze occupazionali e il rilancio del sito produttivo.

La FIOM CGIL di Bologna nel ringraziare le Lavoratrici e i Lavoratori di IIA per la fiducia accordata, augurano ai delegati neoeletti un buon lavoro!

Bologna, 13/11/2023

FIOM-CGIL Bologna

Dopo anni di difficoltà, dovuti ad una vertenza giudiziaria lunga e singolare che ha avuto pesanti ripercussioni anche a livello occupazionale si è conclusa positivamente mercoledì 8 novembre la vicenda che ha interessato la Sele srl, storico marchio di Castenaso specializzato nella produzione ed istallazione di ascensori.

🔴La Fiom e la Rsu hanno incessantemente tutelato le lavoratrici e i lavoratori, monitorando costantemente l’evoluzione della vertenza fino alla attuale cessione e alla costituzione della nuova società.

🔴La società, che prenderà il nome di Sele Lift srl, è stata acquisita da una holding del territorio che ha preventivamente rassicurato la Fiom-Cgil sul totale assorbimento dei lavoratori ora presenti in Sele srl e la continuità produttiva del sito di Castenaso. 

Sciopero per alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento dei lavoratori, dei pensionati e non offre futuro ai giovani.