Il 30 Maggio 2023 si è conclusa la trattativa sull’integrativo aziendale in GD, trattativa che ha determinato un’ipotesi di accordo che sarà presentata alle Lavoratrici ed ai Lavoratori nelle assemblee sindacali previste per la prossima settimana.
SALARIO Concluso l’iter di spiegazione dei contenuti dell’accordo si procederà nei giorni successivi al referendum certificato di approvazione dell’ipotesi stessa. Entrando nel merito dell’accordo, la parte fondamentale è legata agli importanti aumenti salariali, coerenti con le esigenze di recupero del potere d’acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori, così ottenendo un importante incremento retributivo mensile pari a 140 € così distribuiti, 70€ erogati a Ottobre 2023, 35 € a ottobre 2025 e 35€ a ottobre 2026.Un incremento del premio di risultato che porta il massimo raggiungibile a 3500 € annui, riparametrato al livello C3 (ex 5° livello).
Sempre in relazione al tema salariale altro importante risultato è la non assorbibilità dei superminimi individuali a fronte degli aumenti contrattuali del CCNL. Di fatto un lavoratore di livello C3 (ex 5° livello) in GD, nel 2023, per effetto del meccanismo di rivalutazione salariale del Contratto di Federmeccanica e dell’ipotesi di accordo, avrà un aumento salariale complessivo pari a circa 160€ mensili (cica 90 CCNL e 70 contratto aziendale).
PERMESSI Tra le innovazioni introdotte il riconoscimento di 12 ore di permesso aggiuntivo annue per i famigliari intesi come concetto di famiglia allargata comprendendo anche gli animali domestici.
PARTECIPAZIONE
Un meccanismo di contrattualizzazione aggiuntiva delle trasferte, degli interventi da remoto ed un sistema di relazioni sindacali più partecipativo, costituendo commissioni tecniche bilaterali e gruppi di lavoro che prevedono anche la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
PREMIALITA’
Altra importante novità è l’introduzione di un sistema di ulteriore premialità, individuale e collettiva, sull’efficientamento di alcune aree aziendali. Le commissioni o i gruppi di lavoro , dovranno valutare e concordare quali azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi di efficientamento che determineranno un ulteriore meccanismo premiante dell’area interessata.
RICAMBIO GENERAZIONALE Nel contratto è previsto un importante intervento di ricambio generazionale che, nelle prossime settimane, si concretizzerà in un accordo in grado di incentivare le uscite volontarie legate al raggiungimento dell’età pensionabile.
Come Fim Fiom Uilm ed RSU, esprimiamo soddisfazione dell’ipotesi di accordo siglata, che sosterremo nella assemblee, nelle quali chiederemo il mandato alle lavoratrici e ai lavoratori, di rendere l’ipotesi accordo definitivo attraverso il meccanismo del Referendum.
Bologna 31/5/2023 FIM-FIOM-UILM Territorio di Bologna
Nelle elezioni per il rinnovo delle Rsu e degli Rls della Pelliconi spa, azienda di Ozzano Emilia con oltre 200 dipendenti, la Fiom-Cgil conquista la maggioranza assoluta e, con una percentuale di oltre il 60% dei consensi, elegge 3 Rsu su 5 e 2 Rls su tre ( un seggio va rispettivamente va a Fim e Uilm).
La coerenza dell’azione sindacale della Fiom e dei suoi delegati viene quindi premiata dai lavoratori che ci hanno scelto sulla base di un preciso programma di lavoro, condiviso nelle assemblee.
Ora con responsabilità e con la fiducia dei lavoratori agiremo per il rinnovo della contrattazione.
Nell’incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Direzione di Industria italiana Autobus ha spiegato che ci sono molti ordinativi acquisiti e che dovrebbe essere possibile incrementare la produzione. Inoltre ci è stato detto che sarebbe stata intrapresa una collaborazione commerciale col gruppo Caetano, a sua volta partecipato da Toyota e forse interessato in prospettiva a entrare anche nella compagine societaria. È stata infine smentita la voce di progetti di esternalizzazione della produzione.
Invitalia ha dichiarato di aver già provveduto a ricapitalizzare e a rifinanziare IIA e più in generale di essere pronta a fare la propria parte a fronte di una gestione oculata della azienda. Da altro punto di vista ha informato che al momento sussistono molteplici manifestazioni di interesse per IIA.
Come sindacato abbiamo espresso la nostra preoccupazione per i ritardi produttivi che potrebbero portare non solo al pagamento di penali ma anche alla rescissione dei contratti. Chiediamo di conseguenza maggiore confronto sul piano industriale e soprattutto un intervento da parte dei soci pubblici per salvare una situazione prima che sia troppo tardi.
Quanto ai possibili interessamenti da parte di investitori, siamo favorevoli all’arrivo di un socio industriale ma chiediamo che i soci pubblici non si disimpegnino ed anzi accompagnino il processo di rilancio anche in termini finanziari.
Al Ministero diamo atto di aver sostenuto IIA nelle sue esigenze di liquidità attraverso Invitalia ma chiediamo un ulteriore sforzo accompagnato da un vigile interessamento, al fine di verificare che le immissioni di liquidità possano davvero garantire il rilancio.
In questa fase di annunciata espansione del trasporto pubblico sarebbe imperdonabile perdere un patrimonio industriale nazionale quale è Industria italiana Autobus. Occorre un intervento del Governo per sventare il rischio paradossale di naufragio di una impresa in mano pubblica che lavora per il pubblico e per giunta in un comparto di pubblica utilità.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/05/Menarini2-scaled.jpg17072560adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-05-24 17:09:552023-05-24 17:09:57COMUNICATO STAMPA FIM, FIOM, UILM BOLOGNA – INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS: BENE NUOVO SOGGETTO INDUSTRIALE, MA NON VENGANO MENO I SOCI PUBBLICI
Rinnovato dopo 15 anni il Contratto integrativo Aziendale nella Site spa per il comparto Telefonia Cellulare.
Determinante nello sbloccare le trattative la mobilitazione dei lavoratori dei mesi scorsi.
Sul piano normativo, inserite nell’accordo aziendale la gestione concordata del piano ferie, misure significative in tema di conciliazione vita lavoro, quali 2 giornate di permesso retribuito aggiuntivo per paternità, oltre quelli già previsti dalla legge, e permessi aggiuntivi retribuiti per visite mediche, con riconoscimento di 2 ore per viaggio andata e ritorno per la visita oltre il tempo della visita stessa.
Importante la condivisione con l’azienda, di una disposizione che prevede l’applicazione, in ambito aziendale, di misure di contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere.
Sotto il profilo economico, oltre al mantenimento del premio consolidato su 13 mensilità di 30 euro mensili, con l’accordo è stato definito un Premio di Risultato variabile, basato su indicatori di produttività ed efficienza, che può facilmente raggiungere i 1.000 euro annui lordi e detassati con un acconto garantito di 210 euro, ed introdotta una indennità di disagio di euro 25 per i lavori in quota ad erogazione mensile. Inoltre, è stata aumentata del 10% l’indennità mensile di settore per tutto il personale in forza, di 50 centesimi il buono pasto che passa ad euro 6,5 giornalieri, ed è stata concordata l’erogazione di 50 euro aggiuntivi di welfare aziendale, oltre ai 200 già previsti dal ccnl, per tutta la vigenza del contratto aziendale. Entro giugno verranno poi riviste le fasce di trasferta.
Le organizzazioni sindacali Fiom e Uilm di Bologna e la RSU esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta, dopo oltre 8 mesi di trattativa, che sarà ratificata nei prossimi giorni a seguito del voto favorevole dell’assemblea dei lavoratori tenutasi stamane, la quale ha visto approvare l’accordo con quasi l’80% dei voti favorevoli.
RSU SITE S.P.A. DIV. TELEFONICA FIOM CGIL UILM UIL BOLOGNA
“Dopo un lungo negoziato iniziato ad ottobre dello scorso anno, è stata sottoscritta oggi con i vertici del Gruppo Marelli l’ipotesi di accordo integrativo che determina soprattutto il passaggio dal contratto specifico di lavoro al CCNL. L’ipotesi di accordo riporta la democrazia in fabbrica con il ritorno della centralità del ruolo della RSU e con il percorso di approvazione attraverso referendum dei contenuti dell’integrativo.
Inoltre, l’ipotesi di accordo rimette in capo alle RSU la contrattazione per la gestione dei turni, dello straordinario, delle condizioni di lavoro e di tutto quello che determina la gestione quotidiana degli stabilimenti, attraverso un sistema di relazioni sindacali che, a differenza di quanto previsto del contratto “Fiat”, non prevede alcuna sanzione e che riconosce in pieno le prerogative della rappresentanza sindacale.
Una giornata storica, un risultato eccezionale frutto dell’azione quotidiana e della resistenza, durata oltre dieci anni, delle delegate e dei delegati della FIOM che in questi anni hanno continuato a rappresentare le istanze dei lavoratori e portato avanti le rivendicazioni della nostra organizzazione.
Il risultato ottenuto dalle lavoratrici e dai lavoratori della Marelli, ci dice che la battaglia portata avanti dalla FIOM è giusta e che anche in Stellantis, CNHI, Iveco e Ferrari si possono riconquistare diritti, democrazia e contrattazione. In Marelli lo si è fatto, nel gruppo Stellantis si può fare!”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil Ufficio stampa Fiom-Cgil Roma, 4 maggio 2023
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/05/Marelli.jpg7681024adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-05-04 14:52:262023-05-04 14:52:27Marelli. Lodi- Marinelli (Fiom): sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rientro nel CCNL tornano diritti, democrazia e contrattazione
Il 26 aprile scorso si sono svolte le elezioni RSU in ERRELLE, importante azienda del settore packaging di Sala Bolognese che occupa circa 90 dipendenti.
Per la prima volta le Lavoratrici e i Lavoratori hanno eletto i loro delegati sindacali, (due RSU), entrambi della FIOM.
Le elezioni RSU rappresentano sempre un momento significativo in quanto espressione di partecipazione democratica, ma quando questo accade per la prima volta, quando per la prima volta le Lavoratrici e i Lavoratori decidono di mettersi in gioco in prima persona e votare, tutto ciò acquista un valore ancor più grande.
Per queste ragioni la FIOM-CGIL di Bologna, nell’esprimere grande soddisfazione per il risultato delle elezioni e nel ringraziare tutte le Lavoratrici e i Lavoratori che si sono recati a votare, augurano ai delegati neoeletti il più sincero in bocca al lupo!
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/05/ERRELLE.jpg721960adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-05-03 09:47:572023-05-03 09:49:23ERRELLE di SALA BOLOGNESE, I LAVORATORI CONQUISTANO PER LA PRIMA VOLTA IL LORO SINDACATO INTERNO!
Anche a seguito del lavoro svolto in questi mesi dal Coordinamento Nazionale delle Rsu della Site Spa, si è svolta oggi a Bologna un’assemblea per informare i lavoratori e le lavoratrici circa lo stato della discussione con l’Azienda e sostenere il percorso di mobilitazione di CGIL, CISL e UIL verso la manifestazione del 6 Maggio.
Tanti e vari sono i punti che, grazie anche all’importante lavoro di coordinamento svolto dalla Fiom Nazionale, stiamo provando ad affrontare per rendere quanto più omogenee possibile le condizioni contrattuali dei lavoratori dal sud al nord dell’Italia, attraverso un lavoro di messa in rete dei trattamenti conquistati in ogni sito con la contrattazione aziendale e l’apertura di una fase di trattativa a livello nazionale con l’Azienda.
In particolare, per una realtà operante nel settore delle telecomunicazione, è per noi fondamentare mettere a fattor comune le situazioni, le problematiche e lo stato di discussione in essere nei vari siti e cantieri relativamente alle fasce km, al valore dei buoni pasto, all’occupazione e al contrasto alla precarietà, al Salario, al Premio di Risultato e al suo valore, a salute e sicurezza, all’inquadramento, all’orario di lavoro e alle modalità di utilizzo della cassa maltempo.
Tutti temi che si intersecano con la mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL e che dimostrano come, ancora una volta, di fronte alla emergenza salariale, all’impoverimento del welfare pubblico e all’assenza di chiare strategia di politica industriale, sia necessario unire e mobilitare i lavoratori e le lavoratrici per costruire la forza per mettere in discussione le scelte del Governo e delle Aziende.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/04/WhatsApp-Image-2023-04-20-at-15.45.03.jpeg12001600adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-04-20 15:19:382023-04-20 15:19:39SITE SPA | ASSEMBLEE A BOLOGNA VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 6 MAGGIO
CGIL, CISL e UIL hanno deciso di avviare nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione unitaria con la realizzazione di una generalizzata campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori e con la convocazione di tre manifestazioni interregionali (Nord, Centro, Sud) che si svolgeranno a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio).
La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:
Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
Riforma del sistema previdenziale;
Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.
Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate sia in Italia che in Europa.
Cambiamento per noi significa anche mettere in campo le azioni necessarie a realizzare gli investimenti e le riforme previsti dal PNRR, rafforzando un modello di governance partecipata che veda l’azione congiunta di Governo, Regioni, Enti locali e Parti sociali, per attuare i progetti e per favorire la spesa effettiva ed efficace delle risorse previste; battersi per non tornare ai vincoli europei di bilancio prepandemici; contrastare le disuguaglianze con una riforma fiscale fondata sulla progressività costituzionale; puntare sul lavoro stabile e di qualità; rilanciare un nuovo ed esteso Stato Sociale; cogliere le sfide dell’innovazione, della riconversione verde, della valorizzazione della cultura e del turismo. Cambiamento significa che il Documento di Economia e Finanza (DEF), che il governo approverà nelle prossime settimane, indichi le scelte e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e individui gli strumenti per superare una volta per tutte il precariato, adeguando gli organici ad una visione delle Pubbliche Amministrazioni che risponda alle necessità del Paese.
Andranno previsti, inoltre, investimenti sulla sanità, sulla scuola, sull’università e la ricerca, le risorse per una riforma strutturale delle pensioni, insieme a strumenti adeguati per favorire un’occupazione stabile e qualificata. Tutto ciò comporta relazioni sindacali forti e strutturate.
I provvedimenti che il Governo sta mettendo in campo in queste settimane non vanno in questa direzione né nel merito né per il metodo: le Organizzazioni Sindacali sono di fatto escluse da un confronto preventivo e vengono semplicemente informate delle decisioni di volta in volta assunte dal Consiglio dei Ministri.
Abbiamo scelto di dedicare la festa del 1° maggio 2023 ai 75 anni della nostra Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal fascismo e dal nazismo, perché vogliamo ottenere riforme capaci di applicare e attuare i valori ed i principi della Carta Costituzionale a partire dalla centralità del lavoro, della giustizia sociale e dell’unità del Paese.
Più in dettaglio indichiamo le proposte ed i cambiamenti che intendiamo sostenere con la mobilitazione nei luoghi di lavoro e nel Paese.
Salari e contratti L’esplosione dei prezzi, dall’energia agli alimentari, il rialzo dei tassi dei mutui, la stagnazione dei salari negli ultimi 15 anni e le sempre maggiori difficoltà connesse a lavori discontinui o ad orario ridotto stanno generando una straordinaria emergenza per la tenuta dei redditi di lavoratori e pensionati. La redistribuzione della produttività è inadeguata anche nelle imprese che hanno alti profitti e i salari risentono negativamente anche di politiche aziendali volte al dumping contrattuale e a occultare gli utili eludendo o evadendo il fisco. I contratti collettivi nazionali di milioni di lavoratori tardano ad essere rinnovati, compresi quelli dei dipendenti pubblici. Il lavoro irregolare e precario, i tirocini extracurriculari, le false partite iva, la discontinuità lavorativa con contratti di breve durata e i part time involontari rendono povero anche chi lavora, colpendo in particolare giovani e donne. Va aperta una vertenza generale per l’aumento dei salari agendo sia sul piano della riduzione del carico fiscale e contributivo per i lavoratori sia rinnovando i contratti nazionali pubblici e privati con aumenti che recuperino il potere d’acquisto in rapporto con l’inflazione e puntino ad una crescita del valore reale dei salari. Occorre stabilire immediatamente nuove regole per la puntualità dei rinnovi contrattuali, anche ricorrendo a penalizzazioni per chi si rende responsabile dei ritardi. La riduzione del cuneo contributivo di 5 punti fino a 35.000 euro di reddito annuo va fatta subito, e tutta a vantaggio dei lavoratori. Bisogna porre fine alla diffusione dei contratti pirata e garantire l’erga omnes dei contratti maggiormente rappresentativi e applicati. Basta con la guerra contro i poveri: in Italia, come nel resto d’Europa, è necessario un reddito di cittadinanza adeguato e dignitoso.
Politiche Industriali e Mezzogiorno Per una crescita sostenibile servono politiche industriali e investimenti pubblici e privati, anche attraverso il pieno utilizzo delle risorse disponibili del PNRR e dei fondi di coesione sia europei che nazionali. È necessario governare in modo partecipato e condiviso la transizione digitale, green ed energetica fondata sulle rinnovabili nel rispetto degli obiettivi europei, unitamente a quella sociale, per una piena occupazione stabile e generativa delle nuove competenze richieste.
Serve investire nelle infrastrutture materiali e immateriali per sostenere in particolare il Sud, favorendo quella necessaria inversione di tendenza rispetto al rischio di una progressiva desertificazione industriale del Mezzogiorno.
Le forme di fiscalità di vantaggio e i trasferimenti/incentivi alle imprese vanno condizionati al mantenimento e alla crescita dell’occupazione in particolare per giovani e donne.
Salute e Sicurezza Basta morti, malattie professionali e infortuni sul lavoro. Occorre ridare valore al lavoro e alla salute e sicurezza in ogni contesto lavorativo; eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, la precarietà e l’irregolarità contrattuale; contrastare l’età avanzata nei lavori gravosi e usuranti, la mancata o inadeguata sorveglianza sanitaria sul lavoro e gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici; intervenire sulla scarsa – per non dire assente – tutela dei lavoratori e delle lavoratrici della c.d. giga economy.
Bisogna investire nella formazione, anche a partire dalle scuole, nei controlli, moltiplicando su tutto il territorio nazionale il numero degli ispettori e aumentando i tecnici della ASL, nella messa in rete e connessione delle banche dati pubbliche, nella medicina preventiva e di genere, nel garantire la presenza e l’esercizio del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST). Bisogna, inoltre, sanzionare i datori di lavoro che non rispettano leggi e contratti, e collegare gli incentivi alle imprese a investimenti su salute e sicurezza.
Fisco La legge delega di riforma fiscale, recentemente deliberata, non risponde alle richieste della Piattaforma unitaria CGIL, CISL e UIL, è velleitaria negli obiettivi di copertura, pericolosa per il rischio che gli squilibri finanziari vengano colmati attraverso una riduzione della spesa sociale, e iniqua a causa dell’obiettivo di riduzione della progressività. Il fisco è la base del patto di cittadinanza e della coesione sociale, per questo non devono essere pregiudicate le risorse necessarie per sostenere il welfare, la sanità, l’istruzione e gli investimenti pubblici. Chiediamo, sulla scorta del dettato costituzionale, una riforma fiscale redistributiva che risponda a criteri di equità, solidarietà, progressività. Siamo decisamente contrari sia alla flat tax di qualunque genere che alla riduzione del numero delle aliquote: scelte che avvantaggiano soprattutto i redditi alti e altissimi. Chiediamo di ridefinire ed ampliare la base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) eliminando i privilegi costituiti a favore dei percettori di redditi diversi da quelli da lavoro dipendente e da pensioni, e di proseguire l’operazione di revisione di aliquote, scaglioni e detrazioni a beneficio dei redditi medi e bassi. Occorre, inoltre, restituire ai lavoratori il drenaggio fiscale (fiscal drag) che penalizza ulteriormente i già insufficienti adeguamenti salariali all’inflazione. Serve una svolta nella lotta all’evasione ed elusione fiscale utilizzando in maniera coordinata tutti gli strumenti disponibili a partire dalle banche dati digitali e dall’estensione a tappeto della fatturazione elettronica, determinando maggiore trasparenza e completa tracciabilità. Basta nuovi condoni o condoni mascherati, basta cedimenti e ambiguità sul contrasto all’evasione, basta con il fisco ingiusto e sempre a vantaggio dei più ricchi e degli evasori! È necessario contrastare la disuguaglianza economica con misure che alzino la tassazione sulle rendite, sulle grandi ricchezze e sugli extraprofitti da indirizzare prioritariamente all’abbassamento della pressione fiscale e al welfare.
La tassazione delle imprese deve essere armonizzata a livello europeo e deve essere pienamente applicata l’imposizione sulle transazioni finanziarie ad alta frequenza.
Sanità La sanità è in piena emergenza, se non si cambia direzione subito il sistema pubblico rischia di saltare. La pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi 20 anni, e anche i fondi del PNRR – con il blocco delle assunzioni – non riusciranno a garantire il rilancio della sanità pubblica. La condizione sia di medici, infermieri, operatori che dei cittadini che ne hanno bisogno non è più sostenibile. È necessario l’incremento del livello di finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Non è più rinviabile un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazione del personale precario, così come va garantito il rafforzamento della sanità territoriale e dei servizi di prevenzione e ospedalieri, il superamento dei divari territoriali, a partire dal Mezzogiorno.
Va sostenuta con determinazione la legge sulla non autosufficienza con risorse adeguate, anche attraverso un fondo nazionale pubblico di natura universale.
Pensioni La legge Monti/Fornero va cancellata. È necessario riformare il sistema previdenziale per renderlo socialmente sostenibile, e approfondire la separazione tra previdenza e assistenza affinché si possa giungere ad una corretta rappresentazione della spesa pensionistica italiana della comparazione internazionale. La piattaforma di CGIL, CISL e UIL propone di estendere la flessibilità in uscita, permettendo alle lavoratrici e ai lavoratori di poter scegliere quando andare in pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età anagrafica o con 41 anni di anzianità contributiva a prescindere dall’età. È necessario valorizzare sul piano previdenziale il lavoro delle donne, il lavoro di cura, e le condizioni delle categorie più fragili (disoccupati, invalidi, caregiver). È indispensabile affermare il principio per cui “i lavori non sono tutti uguali” riconoscendo il lavoro gravoso e allargando la platea dei lavori usuranti. Per i lavoratori giovani e per i percorsi lavorativi poveri e discontinui chiediamo di introdurre la pensione contributiva di garanzia. Occorre garantire la piena tutela del potere di acquisto dei pensionati. È inoltre necessario promuovere e sostenere la previdenza complementare per favorire l’incremento dell’adesione ai fondi pensione negoziali.
Politiche per la casa È urgente rilanciare le politiche abitative nel nostro Paese e affrontare la nuova fase di emergenza, in particolare nelle aree metropolitane e a maggiore tensione abitativa, determinata dall’aumento dei costi dell’abitazione e dalla ripresa generalizzata dell’esecuzione degli sfratti.
È quindi necessario un vero piano di edilizia residenziale pubblica, la messa a disposizione del patrimonio pubblico di abitazioni inutilizzate e il rifinanziamento dei fondi affitto e morosità incolpevoli.
CGIL, CISL E UIL INVITANO PERTANTO LE LAVORATRICI, I LAVORATORI, LE PENSIONATE, I PENSIONATI, I GIOVANI, E TUTTI I CITTADINI ALLE ASSEMBLEE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEI TERRITORI E A PARTECIPARE ALLE TRE MANIFESTAZIONI CHE SI SVOLGERANNO A BOLOGNA (6 MAGGIO), MILANO (13 MAGGIO) E NAPOLI (20 MAGGIO)
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/04/Manifestazione-2.jpg6281200adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-04-17 08:22:062023-04-17 08:22:506 MAGGIO TUTTI IN PIAZZA A BOLOGNA PER UNA NUOVA STAGIONE DEI DIRITTI. Il documento unitario
Sono state pubblicate sul sito dell’EBER, le prestazioni e la modulistica delle prestazioni rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori artigiani dell’Emilia Romagna.
Gli accordi in Emilia Romagna sul “welfare contrattuale”, sottoscritti tra i Sindacati CGIL CISL UIL e le Associazioni dei Datori di lavoro dell’Artigianato, prevedono per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti di aziende artigiane il diritto ad ottenere sussidi e rimborsi per diverse spese personali e familiari
La Fiom-Cgil di Bologna ti aiuta e ti supporta nella presentazione delle domande a EBER!
Le prestazioni che possono essere richieste sono:
Astensione facoltativa maternità: un contributo pari al 50% della retribuzione mensile per 6 mesi (aggiuntiva all’indennità Inps), fino a massimo 2200 € mensili
Per la frequenza dei figli ad asili nido/materne/elementari/ medie inferiori /medie superiori/università: un contributo annuo compreso tra i 400€ e i 1000€ all’anno.
Per i figli che studiano all’estero: un contributo una tantum di 500€
Per i figli studenti che partecipano a Erasmus: i contributo una tantum di 1200€
Borse merito scolastico a conclusione del percorso formativo: un contributo compreso tra i 500€ e i 1800€
Per i figli che utilizzano il trasporto scolastico: un contributo pari a 200€ all’anno
Un sostegno alla non autosufficienza – ricorso a strutture accreditate/autorizzate – ricorso a badanti: un contributo annuo compreso tra 600€ e 800€
Centri estivi: un contributo di 40€ alla settimana per un massimo di 4 settimane
Trasporto casa lavoro/ trasporto scolastico: un contributo di 200€ all’anno
Spese funerarie: un contributo di 500€
Recupero punti patente: un contributo di 150€
Cure termali:un contributo di 150€
Lenti e protesi: un contributo compreso tra i 150€ e i 300€
Acquisto/ristrutturazione prima casa: un contributo una tantum compreso tra i 2000€ e i 2500 €
Caro Energia: contributo per le bollette pagate nel 2023 di 350 €
Pubblicati i moduli EBER e le istruzioni per la richiesta dei 350 Euro
Grazie alla contrattazione Nazionale e Regionale portata avanti dalle Organizzazioni Sindacali tutte le lavoratrici e i lavoratori di aziende Artigiane hanno diritto ad essere iscritti all’Ente Bilaterale degli Artigiani (EBER), con pagamento a totale carico dell’Azienda.
VERIFICA CON LA FIOM CHE LA TUA AZIENDA ABBIA VERSATO REGOLARMENTE, E’ UN TUO DIRITTO!
Solo per il 2023 abbiamo richiesto e ottenuto che fosse messa a disposizione una prestazione per tutti gli Artigiani dell’Emilia Romagna per fare fronte al caro energia.
ATTENZIONE!
per fare richiesta il tuo nucleo familiare deve avere un ISEE 2023 inferiore a 25.000 Euro, che deve essere allegato alla domanda
puoi richiedere la prestazione allegando alla domanda le Bollette del 2023 da cui risulti un importo pagato di almeno 350 euro
la prestazione può essere richiesta fino al 31 Dicembre ma le domande saranno accolte fino al raggiungimento delle risorse stanziate
RICORDA!
Il Fondo garantisce il pagamento di una prestazione all’anno.
Se si presentano più richieste verranno approvate e liquidate solo in caso ci siamo le risorse necessarie.
In ogni caso non possono essere presentate più di 3 richieste.
Nel caso si presentino più richieste contemporaneamente sarà liquidata quella di importo più alto.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpg00adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-04-06 10:25:582023-04-06 10:47:26Artigiani Metalmeccanici | Caro Energia