È stato sottoscritto in data odierna l’accordo dell’integrativo alla divisione Sm di Castello d’Argile di proprietà della Bondioli e Pavesi di Suzzara (Mn)
L’accordo è frutto di una vertenza lunga 5 mesi che ha avuto il sostegno delle Lavoratrici, dei Lavoratori e delle Istituzioni locali.
L’accordo prevede che tutte le tematiche e le problematiche aziendali siano risolte con accordi e attraverso soluzioni condivise e, passaggio molto importante, di non addivenire a
soluzioni unilaterali in caso di gestione di crisi aziendali. L’azienda conviene che non è ad oggi interessata a terzializzare e/o appaltare processi produttivi.
Dal punto di vista economico alle Lavoratrici e ai Lavoratori, oltre al consolidamento previsto di Euro 30 mensili non assorbibili dal precedente integrativo, verrà riconosciuto dal 1 gennaio 2023 una ulteriore quota mensile di Euro 55 arrivando così ad uno strutturale di Euro 85 mensili.
È ulteriormente prevista una una tantum di Euro 200 per il 2023, pur non essendo in una situazione di vacanza contrattuale.
Per tutti e 4 gli anni della durata del contratto è in oltre prevista una ulteriore erogazione di Euro 50 in Welfare in aggiunta a quelli già previsti dal CCNL.
Riteniamo pertanto positiva la chiusura della vertenza portata a compimento grazie alla tenuta e compattezza dimostrata dalle Lavoratrici e dai Lavoratori.

Le Rsu e la Fiom di Bologna hanno sottoscritto il 27 febbraio l’accordo per il rinnovo del contratto interno
della Oam spa, storica azienda del Packaging con sede a Pianoro. L’accordo approvato all’unanimità dai
lavoratori con referendum a voto segreto, riguarda circa 110 lavoratori fra le varie sedi aziendali.


Di seguito i punti principali dell’accordo:
Salario: viene definito un aumento di 600 € del superminimo collettivo, uguale per tutti i lavoratori, nonché
un incremento del premio di risultato che passa da 1600€ a 2200€ annui, con acconto non conguagliabile che
passa da 350 a 500€; l’intesa prevede, inoltre, una erogazione una tantum di 120€ tramite buoni carburante.
Smart working: l’accordo introduce una normativa specifica per lo smart working, con il diritto alla
disconnessione, la tutela dal controllo a distanza (in deroga al jobs act), e la parificazione normativa e
salariale dei lavoratori in smart.
Orario di lavoro: il tema dell’orario di lavoro è stato al centro del confronto, con particolare riferimento
alla flessibilità in ingresso ed uscita, argomento da sempre critico per le aziende con prevalenza di attività
operaie. L’accordo sottoscritto, in un’ottica di bilanciamento fra vita e lavoro, istituisce per la prima volta la
flessibilità in ingresso e uscita di 30 minuti (con timbratura a scaglioni di 5 minuti), estesa sia agli impiegati
ma anche agli operai, con la possibilità di ampliare tale fascia per esigente conciliative individuali.
Malattia, permessi speciali, banca delle ore solidale: in tema di malattia l’accordo interviene sul
periodo di comporto con un obbligo di comunicazione a carico dell’azienda, nonché facilita l’utilizzo dei
permessi per assistenza dei portatori di handicap;
L’intesa riconosce inoltre 3 giorni annui di “malattia bambino” retribuita in favore di entrambi i genitori, e
istituisce la banca delle ore solidale, con la possibilità di donare ferie e permessi in favore di colleghi in
difficoltà.
Formazione, passaggi di livello, Salute e sicurezza, normativa antidiscriminazione: Viene
introdotta la facoltà delle Rsu di presentare percorsi formativi e di crescita professionale, nonché di proporre
passaggi di inquadramento dei lavoratori. In tema di salute e sicurezza l’accordo prevede una serie di
interventi per il miglioramento dell’ambiente di lavoro e per il comfort climatico, nonché l’ampliamento
delle facoltà delle Rsu.
In ultimo, l’intesa recepisce nella contrattazione interna una normativa antidiscriminazione che obbliga
l’azienda ad intervenire per eliminare ogni forma di discriminazione in base a razza, religione, orientamento
di genere, condizioni personali o sociali.
L’accordo agisce su due linee guida fondamentali, il salario, con aumenti fissi per contrastare
l’inflazione, e la conciliazione vita-lavoro, dimostrando come anche in aziende a prevalenza di
professionalità operaie sia possibile sperimentare forme di flessibilità in favore dei
lavoratori.

ACCORDO ALLA AEB INDUSTRIALE

SU ORARIO ELASTICO E SMART WORKING

Il 19/12/2022, presso la sede AEB INDUSTRIALE SRL di Valsamoggia, è stato firmato un significativo accordo di carattere sperimentale per il periodo fino a 31/12/2023, che interviene in materia di conciliazione tempi di vita e lavoro.  

Lo smartworking e la flessibilità di orario erano delle richieste avanzate dalla RSU AEB dalla FIOM di Bologna e la UILM di Bologna, che finalmente trovano una risposta e saranno attivi dall’inizio del nuovo anno.

La AEB INDUSTRIALE è una società che opera nel settore dello spettacolo legato alla progettazione, produzione e distribuzione di apparecchi elettronici quali radiomicrofoni e sistemi di amplificazione professionali, assemblaggio di casse acustiche che attualmente occupa 76 dipendenti.

L’accordo prevede:

  • l’attivazione, a partire dal 1 gennaio 2023, di un orario elastico per tutto il personale impiegatizio che consente ai lavoratori di iniziare le attività lavorative nell’arco del seguente orario: dalle 08.15 alle 09.00 ed in uscita dalle 16.45 alle 18.00. Il personale della produzione, al quale non è applicabile tale flessibilità, godrà dell’applicazione dell’orario flessibile nei 12 mesi con uscita anticipata nella giornata del venerdì alle ore 16.00. 
  • l’attivazione dello smartworking che coinvolgerà tutti i dipendenti le cui mansioni siano compatibili con il lavoro agile per due giorni lavorativi alla settimana. L’azienda completerà la fornitura di tutta la strumentazione tecnologica e informatica necessaria allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile.

La FIOM-CGIL, UILM-UIL e la RSU AEB INDUSTRIALE esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto che conferma l’importanza del sindacato in fabbrica e la qualità della contrattazione collettiva sviluppata nel territorio di Bologna.

Bologna, 23/12/2022

FIOM CGIL BOLOGNA                                                              RSU AEB INDUSTRIALE

UILM BOLOGNA

S

Oggi 19 Dicembre 2022 è stata illustrata e votata dalle lavoratrici e dai lavoratori di Tas Group Spa l’ipotesi di Accordo che disciplinerà il lavoro agile per tutte le sedi italiane del Gruppo, presente a Bologna, Milano, Roma, Siena e Parma e che occupa circa 700 lavoratori.

L’ipotesi è stata approvata con il 98% dei voti favorevoli e giunge al termine di una lunga trattativa iniziata a Marzo 2020 con lo scoppio della Pandemia e l’improvvisa e repentina remotizzazione completa della attività lavorativa. 

Da quel momento come Fiom-Cgil e insieme al Coordinamento Nazionale delle Rsu elette in tutte le sedi abbiamo incessantemente rivendicato la necessità di aggiornare il vigente accordo sul Telelavoro, siglato nel 2012, per recepire non solo le novità normative sul lavoro agile ma anche le necessità e le esigenze emerse nel corso della “sperimentazione forzata” durante l’emergenza sanitaria.

Inizialmente abbiamo riscontrato una distanza tra le rivendicazioni dei lavoratori e le posizioni espresse dal’Azienda, che ha portato anche alla necessità di proclamare alcune giornate di sciopero.
Decisiva è stata non solo la mobilitazione ma l’aver utilizzato gli strumenti di comunicazione a distanza per rafforzare la collaborazione tra le diverse Rappresentanze Sindacali e la solidarietà tra i lavoratori delle diverse sedi, consentendo tra l’altro il positivo rinnovo delle Rsu in tutte le sedi del Gruppo e la strutturazione di una inchiesta sulle condizioni di lavoro in smart-working, il ruolo delle sindacato e le aspettative sui contenuti dell’accordo collettivo a cui hanno partecipato oltre 300 lavoratrici e lavoratori. 

L’accordo consente di rendere strutturale il riconoscimento del lavoro agile come strumento di miglioramento delle condizioni di lavoro e del work-life balance, con la previsione e l’impegno a garantire le condizioni organizzative per riconoscere a tutti almeno 5 giorni di lavoro agile al mese.
Da un punto di vista economico è stato ottenuto il riconoscimento parziale del valore del buono pasto e la fornitura da parte dell’Azienda di tutti gli strumenti necessari alla attività lavorativa. 

L’elemento centrale dell’accoro è sicuramente la grande flessibilità nella gestione della programmazione delle giornate di lavoro agile e del proprio orario di lavoro – in linea con l’importante elasticità della gestione dell’orario in presenza garantito dalla contrattazione aziendale vigente – che fa il palo, però, ad una rigida esigibilità del diritto alla disconnessione.
Pieno riconoscimento dei diritti sindacali e esplicito impegno da parte dell’Azienda a programmare corsi di formazione che accrescano le competenze dei lavoratori sia da un punto di vista tecnico, sia integrando le competenze in tema di gestione del tempo, dei carichi di lavoro e conciliazione con gli impegni familiari e domestici, dando piena attuazione al diritto soggettivo alla formazione stabilito dal CCNL Federmeccanica. 

Grande rilevanza ha assunto la discussione sul concreto esercizio del potere di controllo da parte dell’azienda con l’esplicita esclusione della possibilità di esercitare alcuna forma di controllo occulto della prestazione e la piena informazione ai lavoratori e alle Rsu sulle tipologie di dati raccolti per  garantire la sicurezza informatica ed il loro trattamento, nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla normativa sul GDPR. 

La Fiom e il Coordinamento delle Rsu Tas Group esprimono grande soddisfazione per il risultato raggiunto che dimostra, ancora una volta, che la mobilitazione alle volte è necessaria e che quando i lavoratori e le lavoratrici si convincono della necessità di unirsi e lottare insieme si ottengono importanti miglioramenti collettivi. 

FIOM CGIL BOLOGNA
COORDINAMENTO NAZIONALE TAS GROUP SPA
Bologna, 20 Dicembre 2022

Nelle giornate del 10 e 11 Novembre 2022 le lavoratrici e i lavoratori di Toyota hanno votato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L’ipotesi siglata dalla Fiom Cgil e dalle RSU ha raccolto un enorme consenso, il 96% dei votanti si è espresso favorevolmente.

La Toyota Material Handling Italia, azienda metalmeccanica che si occupa di manutenzione, assistenza, vendita e noleggio di carrelli elevatori, occupa sul territorio Italiano più di 450 dipendenti con sedi a Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena, nelle quali sono impiegati circa 300 lavoratori e lavoratrici, oltre a Pomezia (Roma) e Erba (Co).

Nell’accordo, oltre a rinnovare ed aumentare alcuni diritti già acquisiti grazie alle contrattazioni precedenti, ne vengono inseriti di nuovi. Di primaria importanza è il capitolo sull’occupazione che mira ad aumentare la stabilità lavorativa estendendo il diritto di assunzione a tempo indeterminato ai lavoratori e alle lavoratrici che abbiano maturato un’anzianità aziendale, diretta o in somministrazione, continuativa di 12 mesi oppure di 15 mesi non continuativa nell’arco temporale di 36 mesi. Si stabilisce, inoltre, di valorizzare e favorire l’assunzione di personale proveniente da aziende in crisi sul territorio.

Di grande interesse il tema del ricambio generazionale attraverso l’inserimento del Part Time generazionale, che dà opportunità di riconoscere, alla/al lavoratrice/lavoratore interessati e prossimi alla pensione un periodo di sei mesi di orario di Iavoro ridotto mantenendone inalterata la retribuzione e la contribuzione. Tutto ciò per agevolare l’ingresso di nuovi lavoratori in un percorso di affiancamento.

Per quanto riguarda, invece, i diritti individuali viene elevata a 16 anni l’età dei figli, in caso di malattia degli stessi, per i quali poter utilizzare le 24 ore di permesso retribuite dall’azienda. Vengono estese anche le casistiche per l’utilizzo dei permessi per eventi e cause particolari per assistere familiari anche in casi di ricoveri ospedalieri o interventi chirurgici generici.

Grande attenzione anche al tema della genitorialità, riconoscendo al neo-genitore che usufruirà del congedo parentale al termine del periodo di astensione obbligatoria il riconoscimento un’indennità pari al 50% della paga minima contrattuale per tre mesi che andrà ad aggiungersi’ all’indennità a carico INPS (30%).

Viene regolamentato lo Smartworking e riconosciuto il plus valore cognitivo a lavoratori e lavoratrici che decidono di affiancare alla vita lavorativa la loro crescita personale conseguendo dei titoli di studio, per i quali l’azienda riconosce un premio (con borse di studio fino a 1.000 euro). Grande attenzione alla parte economica allo scopo di difendere ed incrementare il potere d’acquisto dei dipendenti dell’azienda:

· Viene aumentato di 100€ a regime il salario mensile, uguale per tutti i lavoratori (che si va ad aggiungere alle cifre strutturalmente contrattate precedentemente che, per esempio, al 5°livello ora C3 prevedono un erogazione mensile in aggiunta alla paga base prevista dal CCNL pari a circa 650€);

· Viene prevista l’erogazione di 200€ sotto forma di buoni benzina per il 2022; · Viene incrementato il Premio di Risultato annuale fino a 3000€ a regime, con la previsione di un anticipo pari alla metà del valore del premio, che incrementa notevolmente le cifre previste nell’ultimo contratto;

· Viene potenziato lo strumento dei flexible benefits prevedendo, per tutti i lavoratori e le lavoratrici una quota aggiuntiva rispetto ai 200 euro annui previsti dal Contratto Nazionale Metalmeccanico (a regime 200 euro aggiuntivi). Nella continuità della storica contrattazione del territorio di Bologna riteniamo che questo ottimo accordo sia anche il risultato dell’importante lavoro della RSU, della Fiom Cgil e di tutti i lavoratori e le lavoratrici della Toyota Material Handling Italia.

Bologna, 15 Novembre 2022

FIOM CGIL BOLOGNA

Nella giornata di lunedì 7 novembre 2022 le Lavoratrici e i Lavoratori della Montirone – importante fonderia di San Giovanni in Persiceto che occupa circa 50 dipendenti – hanno approvato all’unanimità il Contratto integrativo aziendale.

Il contratto prevede:

  1. un Premio di Risultato (PDR) dell’ammontare annuo di 2100 euro uguali per tutti, con un acconto di 500 euro che verrà erogato nel mese di marzo di ogni anno
  2. l’incremento del welfare annuale a 250 euro;
  3. l’implementazione degli incontri tra RSU e Direzione dedicati alle informative aziendali.
  4. Di particolare interesse anche il capitolo dedicato ai diritti individuali, con l’estensione dei permessi per visita medica anche ai parenti di primo grado.

Per FIM, FIOM e per la RSU MONTIRONE si tratta di un risultato importante, che conferma il ruolo centrale della contrattazione di secondo livello per affrontare gli effetti di una fase così complicata ed incerta.

L’accordo in Montirone dimostra l’impegno unitario a estendere la contrattazione anche nelle aziende medio piccole di cui il nostro territorio è ricco.

Bologna, 08 Novembre 2022

RSU MONTIRONE – FIM FIOM BOLOGNA

IN CORSO LE VOTAZIONI SULL’IPOTESI DI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE

SALARIO – DIRITTI – TRASFORMAZIONI DEL LAVORO

PER IL CONTRATTO DEL CENTENARIO DELLA G.D

Nei giorni scorsi si sono concluse le assemblee svolte su tutti i turni di lavoro e in tutte le sedi della G.D tra Bologna ed Anzola e in collegamento per i lavoratori in smart working per presentare l’ipotesi di piattaforma elaborata dai delegati di FIM FIOM UILM della RSU G.D e da FIM FIOM UILM di Bologna verso la scadenza del contratto aziendale prevista dal 31 dicembre 2022.

A partire dalla giornata di lunedì 24 ottobre sono aperte le urne per consentire a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori di esprimersi sull’ipotesi di piattaforma che, qualora approvata, sarà inviata alla Direzione Aziendale per avviare il confronto.

La trattativa si colloca dopo la copertura del 2022 avvenuta con la sottoscrizione dell’accordo il 10 maggio di quest’anno e approvato dai lavoratori e dopo il rinnovo della RSU interna della scorsa estate, che ha consolidato una maggioranza netta di FIM FIOM UILM.

Si tratta di un documento complesso e ricco da tutti i punti di vista, che affronta i molteplici aspetti della vita lavorativa e che si può leggere come centrato intorno a tre aree tematiche:

  1. La consapevolezza del contesto dell’Azienda e del settore del packaging, attraversato da profondi cambiamenti (dalle conseguenze a medio-lungo periodo della pandemia all’impatto delle nuove tecnologie) con la necessità di affrontare i cambiamenti e l’impatto delle nuove tecnologie sulle attività lavorative attraverso la contrattazione collettiva, per condividere le trasformazioni e non subirle;
  2. L’impegno a rafforzare il complessivo sistema dei diritti individuali e collettivi e della conciliazione tra tempo personale e tempo di lavoro, consolidando l’esperienza dei “nuovi orari”, dello “smart working”, e innovando quanto già presente nella contrattazione, a partire dai “permessi per visita medica” e del “part time” e introducendo precise norme contro tutte le discriminazioni;
  3. Affrontare l’emergenza salariale e l’inflazione con un incremento delle retribuzioni che passa non solo dal Premio di Risultato ma soprattutto attraverso l’aumento del “superminimo aziendale” per tutte e tutti con una richiesta che mira anche a collegare una parte del salario aziendale all’inflazione misurata a livello locale.

Bologna, 27 ottobre 2022