Nella notte tra mercoledì e giovedì sulla pista dell’Aeroporto del Marconi, un lavoratore dell’edilizia, dipendente dell’Azienda Frantoio Fondovalle è stato vittima di un incidente mortale. È rimasto schiacciato da un mezzo della stessa ditta in movimento durante operazioni di manutenzione delle piste. Questo incidente unito ai recenti tragici episodi di Chieti e Brandizzo sono la palese dimostrazione della inadeguatezza dei sistemi di sicurezza sul lavoro sopratutto in alcuni settori maggiormente esposti al rischio.
Ribadiamo con forza quanto espresso da Cgil, Cisl e Uil di Bologna: Questa ennesima morte sul lavoro è una ferita per tutta la città. Le parole non sono più sufficienti se non per dire che i morti sul lavoro sono ormai da considerare un “rischio calcolato” in un sistema produttivo che mette il profitto davanti alla vita delle persone, come ricordato anche in questi giorni dal Presidente della Repubblica con l’autorevolezza delle sue parole.
Di fronte a tutto questo il mondo del lavoro di Bologna si ferma.
LUNEDI’ 18 SETTEMBRE 2 ore di sciopero di tutte le aziende metalmeccaniche bolognesi ultime due ore per i lavoratori turnisti ultime due ore prima della pausa pranzo per i giornalieri
Presso l’Aeroporto Marconi è prevista una manifestazione a partire dalla ore 10:00.
Invitiamo tutte le delegate/i, le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero e a partecipare alla manifestazione.
FIM-FIOM-UILM BOLOGNA
Bologna, 14 Settembre 2023
Scarica il comunicato di Sciopero da affiggere in bacheca e da diffondere tra i colleghi/e
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/09/Schermata-2023-09-15-alle-10.18.17.png4221004adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-09-15 09:19:092023-09-15 09:19:11ENNESSIMO MORTO SUL LAVORO: UNA FERITA PER TUTTA LA CITTA’
Cgil e oltre 100 associazioni per l’attuazione della Costituzione: per prenotare il tuo posto in pullman info@fiom-bologna.org 051248210
Il percorso di agitazione avviato dalla Cgil ha già visto due importanti e partecipatissimi momenti di Piazza il 6 Maggio a Bologna e il 24 Giugno a Roma che si sono intersecati con lo sciopero unitario e nazionale dei metalmeccanici del 7 Luglio.
Le rivendicazioni che abbiamo avanzato per tutelare il salario dall’inflazione, garantire un fisco equo e sostenibile, difendere il nostro sistema industriale, sostenere il welfare pubblico, salvare il nostro sistema sanitario universale sono rimaste inascoltate e quando il Governo è intervenuto, lo ha fatto senza un reale coinvolgimento del Sindacato, ignorando e andando in direzione completamente contraria a quanto richiesto da milioni di lavoratori e pensionati.
Ancora troppi contratti nazionali non sono stati rinnovati mentre l’inflazione e la crescita dei tassi di interessi continuano inesorabilmente a impoverire i nostri salari.
Per questo non possiamo e non dobbiamo fermarci, il 7 Ottobre torneremo in Piazza per “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, la mobilitazione lanciata da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil, per sabato 7 ottobre a Roma con concentramento alle ore 14:00.
In preparazione della manifestazione, stiamo programmando assemblee in tutti i posti di lavoro e nei territori per una consultazione straordinaria delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle donne e dei giovani, affinché siano protagonisti di una battaglia comune per unire e cambiare il Paese, dando vita a un nuovo modello di sviluppo. IL QUESITO E’ CHIARO:
Condividi le proposte rivendicative contenute nel documento predisposto dalla CGIL nazionale, avanzate e da avanzare nei confronti del Governo e del sistema delle imprese, nonché l’utilità di sostenerle con la mobilitazione e, se sarà necessario, con lo sciopero generale?
1. Aumentare gli stipendi ed introdurre il salario minimo.
Aprire una vertenza generale (coordinata e trasversale con tutte le categorie e in tutti i settori) per tutelare ed aumentare il potere di acquisto di salari e pensioni, oggi falcidiati da un’inflazione tra le più alte d’Europa, causata dai troppi profitti, dalla speculazione, da un aumento incontrollato di prezzi e tariffe, dalla folle guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina.
Al Governo e alle imprese chiediamo di:
Rinnovare urgentemente tutti i contratti collettivi di lavoro pubblici e privati, con incrementi capaci di tutelare ed aumentare il valore reale dei salari nel rapporto con l’inflazione;
Introdurre l’indicizzazione automatica all’inflazione reale delle detrazioni da lavoro e da pensione (cosiddetta restituzione del fiscal drag) e l’estensione della quattordicesima mensilità per i pensionati;
Estendere e rendere strutturale la decontribuzione che è attualmente in vigore solo per i redditi fino a 35.000 euro e scade a dicembre 2023
Concentrare tutti gli incentivi pubblici a sostegno della contrattazione collettiva in una unica misura capace di tassare in maniera ridotta gli aumenti salariali definiti nei contratti nazionali pubblici e privati, in quanto unico strumento contrattuale a carattere universale;
Definire una legge sulla rappresentanza per cancellare i contratti pirata, che assegni alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto di votare tutti gli accordi che li riguardano e che estenda a tutte le forme di lavoro l’efficacia obbligatoria dei trattamenti economici complessivi e normativi contenuti nei contratti nazionali di lavoro firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. In questo ambito, introdurre il salario minimo e stabilire una quota salariale oraria minima valida per tutti i contratti al di sotto della quale nessuno può essere pagato;
Abbattere il divario retributivo che penalizza le donne anche utilizzando e migliorando gli strumenti di misurazione della qualità e quantità della loro partecipazione nel mondo del lavoro;
Non erogare contributi pubblici alle imprese che non applicano i contratti nazionali così definiti e prevedere sanzioni e vincoli per superare i ritardi nei rinnovi contrattuali, compresa l’introduzione di una indennità di vacanza contrattuale.
2. Fisco e lotta all’evasione.
Una vera riforma fiscale che, contrariamente a quella indicata dal Governo nella recente legge delega approvata in parlamento, sia capace di:
Contrastare fino a cancellare un’evasione fiscale e contributiva che nel nostro Paese sottrae, ogni anno, fino a 100 miliardi di euro alle casse dello Stato.
Basta sanatorie, basta condoni, basta regimi sostitutivi e agevolati che nei fatti portano a difendere settori economici che presentano una propensione all’evasione del 70%;
Sostenere il reddito da lavoro e da pensione a partire dalle rivendicazioni prima richiamate, allargare la base imponibile dell’Irpef ai redditi oggi esclusi, rafforzare il principio della progressività e della capacità contributiva contenuti nella nostra Costituzione.
Per questo diciamo NO alla flat tax e alla riduzione degli scaglioni: chi più ha più deve pagare.
Non è più accettabile che l’Irpef al 95% sia pagata dai lavoratori dipendenti e dai pensionati e che, a parità di reddito annuo, la tassazione sul lavoro dipendente sia al 40% mentre sulle rendite finanziarie e immobiliari sia attorno al 20% e sul lavoro autonomo e sui professionisti al 15%. Misura quest’ultima che oltre ad essere ingiusta favorisce nei fatti gli alti redditi anche nel lavoro autonomo e sui professionisti;
Si tassino strutturalmente gli extraprofitti, le grandi ricchezze, le rendite finanziarie e immobiliari;
Non si cancelli l’Irap per le imprese perché serve a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale che per noi deve essere pubblico e universale;
Si rafforzi il sistema della riscossione e la messa in rete delle varie banche dati.
3. Investire sui giovani e cancellare la precarietà.
Superare la precarietà e contrastare lo sfruttamento che porta le persone ad essere povere anche lavorando, è l’unico modo oggi per investire sulle nuove generazioni e per dare un futuro al nostro Paese. Garantire il diritto allo studio come indicato nella nostra Costituzione anche attraverso investimenti mirati per servizi e alloggi. La regola deve tornare ad essere il lavoro stabile a tempo indeterminato e va definito un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori che sancisca la parità di diritti e di tutele tra tutte le persone che lavorano sia con rapporto di lavoro subordinato che con rapporto di lavoro autonomo. Ciò significa modificare la legislazione esistente e cancellare diverse forme contrattuali (ad esempio: lavoro a chiamata, voucher, intermittente, false partite iva, ecc..), reintrodurre le causali sui contratti a termine, limitare il part-time involontario e definire misure di sostegno adeguato per i part-time, definire un unico contratto di ingresso al lavoro fondato sulla formazione con l’obiettivo della stabilità. Significa portare a compimento la disciplina sull’equo compenso per i lavoratori autonomi ed estendere e rafforzare prestazioni e tutele. Anche questo nuovo Governo sta aumentando la precarietà. Noi intendiamo contrastare le scelte fin qui fatte anche in materia di cancellazione di una misura universale come il Reddito di Cittadinanza e la reintroduzione del subappalto a cascata negli appalti pubblici. È il momento di intervenire anche con una nuova legislazione per colpire le false cooperative che riproducono la logica del massimo ribasso nel sistema degli appalti dove l’unico riferimento per noi deve essere l’applicazione dei CCNL di settore comparativamente più rappresentativi. Come è necessario estendere regole e tutele certe al sistema degli appalti nei settori privati.
4. Pensioni.
Al Governo rivendichiamo una vera riforma delle pensioni che superi la Legge Monti-Fornero introducendo la flessibilità in uscita da 62 anni di età o 41 anni di contributi (altro che quota 103!), la pensione contributiva di garanzia per i giovani, precari e discontinui, il principio che i lavori non sono tutti uguali a tutela di quelli gravosi e precoci, il riconoscimento del lavoro di cura e della differenza di genere e la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere: basta fare cassa sulle pensioni delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti!
5. Stato Sociale pubblico e universale.
Al Governo chiediamo di aumentare il finanziamento per uno Stato Sociale pubblico e universale capace di garantire il diritto di tutte le persone alla salute, all’istruzione e alla formazione permanente, all’abitare, a vivere in un ambiente sano e sicuro.
Ciò significa anche attraverso una vera lotta all’evasione fiscale, garantire investimenti e risorse correnti per:
Difendere e rilanciare il Sistema Sanitario Nazionale e il Sistema sociosanitario, pubblico e universale a cui garantire le necessarie risorse economiche, umane e organizzative a tutela del diritto alla salute delle persone e della comunità;
Un piano straordinario di assunzioni nella sanità ed in tutti i settori pubblici e della conoscenza che stabilizzi i lavoratori precari ed aumenti il personale sanitario e scolastico superando le drammatiche carenze ed i divari esistenti, anche riorganizzando l’assistenza territoriale;
Rilanciare il ruolo della prevenzione e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per fermare le morti sul lavoro;
Cancellazione della legge Bossi-Fini e definizione di nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti;
Adottare una legge sulla non autosufficienza per dare risposte universali ai bisogni crescenti;
Contrastare povertà e disagio anche ripristinando una misura di carattere universale;
Ripristinare il fondo sugli affitti e per la morosità incolpevole ed agire con il sistema bancario per ridurre il costo dei mutui sulla casa, incrementare l’offerta di edilizia residenziale pubblica;
Un piano straordinario nazionale di rigenerazione urbana delle città, di cura e manutenzione del territorio.
6. Politiche industriali, dello sviluppo, della transizione ecologica ed energetica, per l’occupazione.
Al Governo chiediamo una nuova strategia di politiche industriali per affrontare le crisi vecchie e nuove a partire dalle mobilitazioni e dalle proposte messe in campo dalle nostre categorie. È il momento di unificare la mobilitazione per ricostruire, riconvertire ed innovare il nostro sistema produttivo di fronte alle sfide della transizione ambientale, energetica, demografica e della rivoluzione tecnologica e digitale per difendere ed incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dai giovani, le donne e per valorizzare le potenzialità del Mezzogiorno. Nuove strategie capaci di delineare politiche di sistema nei servizi, nel terziario, nel turismo, nella valorizzazione dei beni culturali, anche attraverso una vera integrazione delle nostre reti e infrastrutture materiali e immateriali. Tutto ciò non può essere lasciato semplicemente al mercato, serve un nuovo intervento pubblico per un nuovo modello di sviluppo fondato sulle fonti rinnovabili. Rivendichiamo la costituzione di una vera e propria “Agenzia per lo Sviluppo” a livello nazionale, capace di interloquire anche a livello europeo per costruire un modello di sviluppo sostenibile ambientalmente e socialmente assumendo l’obiettivo della piena occupazione. Per queste ragioni abbiamo sempre considerato gli investimenti del PNRR una opportunità fondamentale e non ripetibile per cambiare il nostro Paese. Per questo siamo preoccupati e giudichiamo negativamente il modo con cui il Governo sta gestendo questo progetto senza alcun coinvolgimento delle parti sociali e non raggiungendo, per ora, l’obiettivo di creare occupazione per giovani, donne e nel Mezzogiorno. La CGIL non condivide la scelta fatta dal Governo di tagliare gli investimenti previsti nel PNRR in materia di sostenibilità ambientale, messa in sicurezza del territorio, efficienza energetica, contrasto al degrado sociale, inclusione sociale, sanità, affermazione della legalità e utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
È il momento di applicare i principi ed i valori della nostra Costituzione per cambiare davvero il nostro Paese mettendo al centro la persona, il lavoro, la giustizia sociale e la legalità, la solidarietà, la pace, la salute, l’ambiente e la cultura. Applicare la Costituzione significa, per la CGIL, battersi concretamente per rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza e la partecipazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori alla vita politica, economica e sociale del Paese (art. 3), per il diritto al lavoro (art. 4), per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica (art. 9), per il ripudio della guerra (art. 11), per il diritto alla salute (art. 32), all’istruzione pubblica (art. 34), per un salario giusto e dignitoso (art. 36), per la libera rappresentanza sindacale e la validità erga omnes dei contratti collettivi nazionali (art. 39), per i vincoli sociali e ambientali alla libertà di impresa (art. 41), per il diritto dei lavoratori ad un fisco progressivo fondato sulla capacità contributiva di ognuno (art. 53). Con coerenza, la CGIL ha sempre contrastato qualsiasi Governo che in questi anni ha cercato di cambiare e stravolgere la nostra Costituzione anziché attuarla. Una Costituzione democratica e antifascista nata dalla lotta di resistenza. Per queste ragioni siamo contrari anche a quanto l’attuale Governo intende fare in materia di autonomia differenziata, di presidenzialismo e di attacco all’indipendenza della Magistratura. Per rispondere alla crisi della rappresentanza che vive il nostro Paese indicata dal fatto che ormai metà dei cittadini non va più a votare, per la CGIL la priorità è quella di procedere ad una seria riforma elettorale. È il momento di ribellarci alle diseguaglianze ad allo sfruttamento dell’ambiente e dell’uomo sull’uomo. È il momento di mobilitarci tutte e tutti insieme per creare il nostro futuro.
PRENOTA IL TUO POSTO IN BUS!
Qui il piano pullman completo Per informazioni su orari e luoghi di partenze contatta la tua delegata/o Fiom in Azienda! Oppure chiama 051248210 o scrivici a info@fiom-bologna.org
SOSTIENI LA MOBILITAZIONE DELLA CGIL!
Vota alla Consultazione Straordinaria e partecipa alla Assemblea Sindacale organizzata in Azienda! Nella tua Azienda non è presenta una rappresentanza? Contattaci per organizzare subito una Assemblea!
DIFFONDI I MATERIALI DELLA MOBILITAZIONE!
Approfondisci i motivi della mobilitazione, scarica i materiali e aiutaci a diffonderli in Azienda e sui canali Social!
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/09/La-via-maestra_Banner-1920x1080-con-Titolo.jpg10811921adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-09-07 09:56:142023-09-12 11:55:097 OTTOBRE: LA CGIL PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
I lavoratori approvano con il 94,4% dei consensi il contratto aziendale 2023-2025
Dopo anni la RCM, storica azienda di Monteveglio, avrà nuovamente un contratto aziendale. L’Azienda metalmeccanica, che ha attraversato negli ultimi anni una grave crisi ed è stata rilevata nel 2019 dal gruppo VRM, dopo anni di sospensione ha finalmente una contrattazione integrativa, che in questi anni di difficoltà è stata di fatto sospesa. La Fiom CGIL di Bologna e la RSU hanno infatti sottoposto in questi giorni ai lavoratori la bozza di accordo siglata con la direzione aziendale, che è stata approvata dal 94,4% dei votanti.
Il nuovo contratto contiene elementi avanzati molto significativi: innanzitutto vede l’istituzione, dopo anni di assenza, di un premio di risultato, il cui importo massimo sarà di 1400 euro per quest’anno, per arrivare ai 1800 del 2025. Ai lavoratori, inoltre, verrà garantito un nuovo aumento stabile della retribuzione a decorrere dal gennaio 2025 legato al raggiungimento di obiettivi di fatturato. Con un ulteriore accordo, a tutti i dipendenti assunti dopo il 2019, compresi quelli in somministrazione, da luglio 2023 deve essere garantito un ulteriore voce economica pari a 104 euro fissi, fino ad oggi garantita solo ai dipendenti assunti prima del 2019.
Sul fronte dei diritti, oltre alla stabilizzazione dei lavoratori precari dopo 24 mesi in azienda, vengono inoltre garantiti permessi illimitati per le visite mediche e la garanzia della piena retribuzione, per tutto il periodo di malattia, per i lavoratori con gravi patologie oncologiche.
Un contratto sicuramente importante per i lavoratori, ottenuto dopo ben tre scioperi tra giugno e luglio; per la Fiom rappresenta un importante avanzamento sul piano dei diritti e del salario.
Prima della pausa estiva ricordiamo a tutte e tutti due importanti appuntamenti che segnano la storia fieramente antifascista della Fiom e della Cgil.
L’esercizio e la pratica quotidiana della Memoria sono lo strumento per evitare che le brutalità e gli orrori della dittatura fascista tornino sotto forme, magari diverse, ma cariche dello stesso odio nero verso la democrazia e le libertà Costituzionali, fuori e dentro i luoghi di lavoro.
E’ notizia di ieri che le condanne ai neo-fascisti che hanno assaltato la sede nazionale della Cgil durante la manifestazione del 9 Ottobre 2021, sono state confermate anche in Appello, con pene fino ai 6 anni di reclusione (per approfondire qui), segno inequivocabile che, purtroppo, non possiamo abbassare l’attenzione.
25 LUGLIO: PASTASCIUTTA ANTIFASCITA
Proseguiamo la tradizione di festeggiare la caduta del Regime di Mussolini con tantissime iniziative organizzate in collaborazione con l’ANPI in tanti comuni della città metropolitana e in diversi quartieri di Bologna. Lista completa delle iniziative qui
Ve le segnaliamo alcune e invitiamo tutte le metalmeccaniche e i metalmeccanici a partecipare e a diffondere tra i colleghi/e in Azienda. Nei Volantini nella Gallery trovate i relativi Programmi e i contatti per prenotare.
Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Si sperava che il fascismo fosse finito. In realtà la lotta Partigiana era appena incominciata.
Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo. Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti. La tradizione della “PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA” del 25 luglio di ogni anno, nasce dal fatto che papà Cervi, noto Antifascista della Provincia di Reggio Emilia, per festeggiare offrì a tutti i compaesani un piatto di Pastasciutta.
Papà Cervi e i sui sette figli presero parte attiva alla Resistenza. Questi ultimi furono prelevati dai fascisti, torturati e fucilati il 28 dicembre del 1943.
Ogni anno in tutta Italia si celebra questo anniversario e sono previste migliaia di manifestazioni di “Pastasciutta Antifascista”.
2 AGOSTO: BOLOGNA
Il 2 Agosto 1980 alle 10 e 25, nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, viene fatto esplodere causando il crollo dell’ala ovest dell’edificio. È il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra: nell’attentato rimarranno uccise 85 persone, oltre 200 saranno i feriti.
Dopo innumerevoli tentativi di depistaggio, la matrice fascista dell’attentato è ormai verità storica. Ma ancora la verità giudiziaria è lontana dal portare giustizia alle vittime della strage, ai superstiti e alle migliaia di famiglie che in quel drammatico giorno hanno visto segnare in modo indelebile le proprie vite.
Saremo in Piazza come Cgil per continuare a sostenere che venga fatta luce su uno degli episodi più bui della nostra storia repubblicana. Appuntamento ore 09:00 in Piazza Maggiore per raggiungere in Corteo la Stazione.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/07/5997f6e2-8fde-46e9-b273-8b75f5c4d5b4.jpg11262000adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-07-21 14:09:152023-08-03 08:54:27LA FIOM CI SARA’: 25 LUGLIO PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA E 2 AGOSTO MANIFESTAZIONE IN RICORDO DELLA STRAGE DI BOLOGNA
Nelle scorse giornate si sono svolte le elezioni per il rinnovo della RSU in Fondazione Aldini Valeriani (FAV), la più importante scuola di Industrial Management del territorio.
La FIOM CGIL si conferma unico sindacato, eleggendo 3 delegati su 3 ed un Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza.
Queste elezioni sono molto significative per almeno tre motivi:
FAV è l’ente formativo di Confindustria Emilia Area Centro.
FAV occupa prevalentemente donne (77 su 90 dipendenti totali).
Tutti i 90 dipendenti sono impiegati.
E’ un grande risultato, che si accompagna ad un considerevole incremento di iscritti, a dimostrazione del buon lavoro svolto dalle delegate e dai delegati in questi anni.
Ringraziamo tutte le Lavoratrici ed i Lavoratori della Fondazione Aldini Valeriani per la fiducia accordata alla FIOM, nella consapevolezza che ancora tanto rimane da fare per migliorare la qualità del lavoro di tutti.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/06/354057891_657933873029729_5692979681793286481_n.jpg640512adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-06-16 09:07:132023-06-16 09:07:14EN PLEIN ALLA FONDAZIONE ALDINI VALERIANI. LA NUOVA RSU È TUTTA FIOM
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/06/Immagine-2.jpeg12001600adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-06-15 13:25:132023-06-15 13:25:14DATALOGIC: I LAVORATORI DICONO SI’ ALL’ACCORDO SUL PREMIO DI RISULTATO!
La Fiom e la Funzione Pubblica di Bologna esprimono molta preoccupazione per la situazione del Centro Protesi Inail di Vigorso, Budrio (Bologna), pesantemente colpita dall’alluvione del 16 e 17 maggio scorsi con l’esondazione del fiume Idice. La struttura è attualmente in fase di bonifica da fango e detriti, ma ha subito pesanti danni alle attrezzature e agli impianti tecnologici.
Lo scorso 6 giugno le OOSS metalmeccaniche e pubbliche hanno incontrato la Direzione centrale di Inail e i responsabili del Centro Protesi per fare il punto sull’emergenza e definire le tappe della ripartenza.
Dall’incontro è emersa la volontà di riaprire in sicurezza il complesso, ma la necessità di interventi strutturali per la riorganizzazione complessiva delle strutture, delle infrastrutture tecnologiche e degli impianti che necessitano tempo. Naturalmente nel breve e medio termine il Centro avrà una funzionalità ridotta e l’Inail non è stata in grado di indicare una tempistica per il ritorno alla normalità.
Siamo consci dei danni e degli sforzi che si stanno mettendo in atto per riaprire il Centro, ma sentiamo la necessità di creare un “cordone di sicurezza” intorno all’insediamento nell’interesse dei lavoratori, dei pazienti e del territorio. Per questo abbiamo proposto la definizione di un “Patto per il rilancio del Centro Protesi” che coinvolga la Direzione Inail, i lavoratori e le loro rappresentanze, Regione e Enti locali.
Abbiamo la necessità di garantire il rilancio del Centro e condividere le scelte immediate e strategiche per la di riapertura in sicurezza. Chi conosce il sito, la sua collocazione e idrografia, sa che non sarà semplice, ci vorrà tempo e investimenti ingenti, ma non possiamo nemmeno pensare ad un ridimensionamento del sito.
Il Centro protesi è un centro dell’eccellenza, capace di tenere insieme ricerca, sapere operaio, e assistenza medica, prendendo in carico i Pazienti amputati e gli infortunati sul lavoro a 360 gradi, con cure mediche, visite specialistiche tecnico sanitarie, assistenza Infermieristica H24, cure fisioterapiche, ricovero e degenza. La struttura di Vigorso rappresenta un unicum, con pazienti che arrivano da tutta Italia e dall’estero, un eccellenza pubblica finalizzata al reinserimento lavorativo e sociale di amputati e infortunati sul lavoro.
Abbiamo necessità che resti tale, anzi che venga potenziato, dando seguito al programma di assunzioni, e integrandolo sempre più con il territorio e il suo sistema di trasporto pubblico.
Per questo il rilancio del Centro protesi non riguarda solo i suoi lavoratori ma l’intero territorio e chiediamo che tutti facciano la loro parte, perché passata l’emergenza nessuno resti solo e non vinca la burocrazia.
Per questo come Fiom e Funzione Pubblica Cgil chiederemo l’attivazione del Tavolo di Salvagurdia della Città Metropolitana, non perché ci sia un pericolo immediato per i livelli occupazionali, ma per mettere insieme tutti gli attori che possano incidere sul futuro del sito e scrivere insieme il “Patto per il rilancio del Centro Protesi”.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/06/WhatsApp-Image-2023-06-08-at-19.59.14.jpeg1024768adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-06-09 09:11:432023-06-09 09:11:44Centro Protesi Inail Vigorso di Budrio: USCIRE DALL’EMERGENZA, METTERE IN SICUREZZA E RILANCIARE IL SITO
Rinnovato dopo 15 anni il Contratto integrativo Aziendale nella Site spa per il comparto Telefonia Cellulare.
Determinante nello sbloccare le trattative la mobilitazione dei lavoratori dei mesi scorsi.
Sul piano normativo, inserite nell’accordo aziendale la gestione concordata del piano ferie, misure significative in tema di conciliazione vita lavoro, quali 2 giornate di permesso retribuito aggiuntivo per paternità, oltre quelli già previsti dalla legge, e permessi aggiuntivi retribuiti per visite mediche, con riconoscimento di 2 ore per viaggio andata e ritorno per la visita oltre il tempo della visita stessa.
Importante la condivisione con l’azienda, di una disposizione che prevede l’applicazione, in ambito aziendale, di misure di contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere.
Sotto il profilo economico, oltre al mantenimento del premio consolidato su 13 mensilità di 30 euro mensili, con l’accordo è stato definito un Premio di Risultato variabile, basato su indicatori di produttività ed efficienza, che può facilmente raggiungere i 1.000 euro annui lordi e detassati con un acconto garantito di 210 euro, ed introdotta una indennità di disagio di euro 25 per i lavori in quota ad erogazione mensile. Inoltre, è stata aumentata del 10% l’indennità mensile di settore per tutto il personale in forza, di 50 centesimi il buono pasto che passa ad euro 6,5 giornalieri, ed è stata concordata l’erogazione di 50 euro aggiuntivi di welfare aziendale, oltre ai 200 già previsti dal ccnl, per tutta la vigenza del contratto aziendale. Entro giugno verranno poi riviste le fasce di trasferta.
Le organizzazioni sindacali Fiom e Uilm di Bologna e la RSU esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta, dopo oltre 8 mesi di trattativa, che sarà ratificata nei prossimi giorni a seguito del voto favorevole dell’assemblea dei lavoratori tenutasi stamane, la quale ha visto approvare l’accordo con quasi l’80% dei voti favorevoli.
RSU SITE S.P.A. DIV. TELEFONICA FIOM CGIL UILM UIL BOLOGNA
Anche a seguito del lavoro svolto in questi mesi dal Coordinamento Nazionale delle Rsu della Site Spa, si è svolta oggi a Bologna un’assemblea per informare i lavoratori e le lavoratrici circa lo stato della discussione con l’Azienda e sostenere il percorso di mobilitazione di CGIL, CISL e UIL verso la manifestazione del 6 Maggio.
Tanti e vari sono i punti che, grazie anche all’importante lavoro di coordinamento svolto dalla Fiom Nazionale, stiamo provando ad affrontare per rendere quanto più omogenee possibile le condizioni contrattuali dei lavoratori dal sud al nord dell’Italia, attraverso un lavoro di messa in rete dei trattamenti conquistati in ogni sito con la contrattazione aziendale e l’apertura di una fase di trattativa a livello nazionale con l’Azienda.
In particolare, per una realtà operante nel settore delle telecomunicazione, è per noi fondamentare mettere a fattor comune le situazioni, le problematiche e lo stato di discussione in essere nei vari siti e cantieri relativamente alle fasce km, al valore dei buoni pasto, all’occupazione e al contrasto alla precarietà, al Salario, al Premio di Risultato e al suo valore, a salute e sicurezza, all’inquadramento, all’orario di lavoro e alle modalità di utilizzo della cassa maltempo.
Tutti temi che si intersecano con la mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL e che dimostrano come, ancora una volta, di fronte alla emergenza salariale, all’impoverimento del welfare pubblico e all’assenza di chiare strategia di politica industriale, sia necessario unire e mobilitare i lavoratori e le lavoratrici per costruire la forza per mettere in discussione le scelte del Governo e delle Aziende.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/04/WhatsApp-Image-2023-04-20-at-15.45.03.jpeg12001600adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-04-20 15:19:382023-04-20 15:19:39SITE SPA | ASSEMBLEE A BOLOGNA VERSO LA MANIFESTAZIONE DEL 6 MAGGIO
Dal 20 febbraio fino al 20 marzo 2023 (incluso) è aperta la finestra per l’inserimento dell’autocertificazione del nucleo familiare fiscalmente a carico.
La principale novità riguarda l’autocertificazione dei figli da 0 a 21 anni.
da quest’anno per i figli fino ai 21 anni viene richiesto l’inserimento in piattaforma della ricevuta o del riepilogo della domanda dell’assegno unico.
In alternativa si può inserire la DSU inviata all’INPS oppure l’ISEE.
Nessun altro documento viene accettato.
la ricevuta o il riepilogo della richiesta dell’assegno unico sarà considerato valido e non sarà più richiesto fino ai 17 anni del figlio. Dovrà essere riconfermato annualmente dai 18 ai 21 anni del figlio.
la ricevuta o il riepilogo della domanda dell’assegno unico sono scaricabili dall’area riservata MyINPS del genitore che ha presentato la domanda di assegno unico. è comunque valida anche se il titolare della polizza non è il genitore richiedente, poiché su entrambi i documenti sono presenti i codici fiscali di entrambi i genitori, oltre a quello del/dei figlio/i.
la mancata certificazione entro la data del 20 marzo 2023 incluso farà decadere la copertura sanitaria, che potrà tuttavia essere riattivata inserendo anche successivamente la documentazione in piattaforma (in questo caso la copertura è attiva dal mese successivo all’inserimento).
per ogni ulteriore informazione o chiarimento contatta i tuoi delegati o il funzionario di zona.
https://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2023/03/La-Fiom-Informa-Metasalute_page-0001.jpg17551241adminhttps://www.fiom-bologna.org/wp-content/uploads/2021/07/FIOM-BANNER.jpgadmin2023-03-06 16:00:012023-03-06 16:00:01Metasalute : AUTOCERTIFICAZIONE NUCLEO FAMILIARE ISCRITTO IN FORMA GRATUITA per l’ANNO 2023