I lavoratori della Boyd Bologna srl, storica realtà della zona industriale Roveri, oggi di proprietà della multinazionale americana Boyd corporation, sono in stato di agitazione.
Le Rsu e la Fiom dopo mesi di confronto a vuoto con la Direzione aziendale in merito alla definizione della prima contrattazione aziendale hanno deciso di lanciare un segnale forte alla dirigenza europea e alla multinazionale, proclamando un pacchetto di 8 ore di sciopero, le cui prime 4 sono state svolte il 7 ottobre scorso.
L’Azienda pur essendo insediata nel nostro territorio da oltre 30 anni, non ha una contrattazione integrativa, per cui nella primavera scorsa la Fiom, insieme alle Rsu, ha avviato un percorso di coinvolgimento dei lavoratori che ha visto la definizione e la presentazione di una piattaforma rivendicativa e, poi, l’avvio del confronto con l’Azienda. Ma il confronto si è dimostrato sin da subito difficile, perché dietro i toni cortesi di facciata della dirigenza locale assistita da Confindustria, nonostante ci siano stati bene 6 incontri, s’intravvedeva la volontà della multinazionale di continuare a gestire in maniera unilaterale i rapporti in azienda: nessuna disponibilità sull’orario di lavoro e la flessibilità; nessuna disponibilità in tema di salario (se non in sostituzione della liberalità natalizia); nessuna volontà di definire un accordo sullo smart working.
Ma i sospetti che al tavolo si perdesse del tempo, si sono fatti concreti da quando la trattativa è stata gestita direttamente dalla dirigenza della Corporate, fino a sfociare nella rottura consumata il 5 ottobre, in cui a fronte dell’ulteriore tentativo di dilazionare le risposte, le Rsu e la Fiom hanno chiesto il mandato ai lavoratori per la proclamazione dello sciopero.
Sui rapporti aziendali pesa anche la difficile situazione del sito bolognese, oggetto per l’ennesima volta di una riorganizzazione interna, con il management locale che è stato licenziato e sostituito (ad interim?) dal direttore dello stabilimento polacco. Questo getta un ombra sul futuro, anche perché i rappresentanti della corporate hanno rappresentato delle possibili difficoltà produttive per il 2023 e non sono stati in grado di presentare un piano industriale credibile per il sito di Bologna.
Per tutto questo i lavoratori oggi si sono fermati, e sono disposti a farlo ancora, perché chiedono multinazionale rispetto per le proprie istanze e chiarezza sul futuro.
Alla falsa cortesia dell’Azienda rispondiamo con la serietà dei lavoratori!
Bologna, 10 ottobre 2022

Nelle giornate del 7 e 8 settembre 2022 si sono svolte le operazioni di voto per il rinnovo della RSU in HIAB Italia srl di Bologna (ex Effer).
Le elezioni hanno riportato una buona affluenza (oltre il 70%) e la FIOM CGIL ha eletto 3 delegati sindacali RSU e 1 RLS.
L’Azienda HIAB Italia srl è una storica realtà industriale di 200 dipendenti in cui la FIOM è stata sempre stato l’unico sindacato presente in fabbrica, segno di una fiducia reciproca tra lavoratori e Organizzazione Sindacale che dura tutt’ora.
Rinnoviamo ai delegati neoeletti l’augurio di un ottimo lavoro nel gestire questi anni difficili.

Si sono concluse le operazioni per l’elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie alla Ducati Retail srl, realtà dell’omonimo gruppo di Borgo Panigale, che gestisce i punti vendita e l’assistenza nei siti di Bologna e Roma e che occupa 47 addetti.
È la prima volta che questi lavoratori eleggono i propri rappresentanti, con una importante partecipazione al voto dei dipendenti, sintomo della necessità di farsi rappresentare per provare a
migliorare la loro condizioni all’interno dall’azienda, e ha consentito l’elezione di 3 RSU.
I lavoratori hanno eletto 2 delegati Fiom e il rappresentante sulla sicurezza, accordando alla Fiom il 70% delle preferenze.
Ora l’obiettivo delle neo eletta Rsu e della Fiom è la piena integrazione dei lavoratori degli store all’interno della contrattazione di gruppo Ducati, approfondendo gli accordi già presi in occasione della creazione del ramo di azienda del Retail.
La Fiom augura ai delegati eletti un buon lavoro!
Bologna, 29/07/2022
FIOM CGIL BOLOGNA


RAPPRESENTANTI SINDACALI INTERNI
Safe spa è un’azienda di San Giovanni in Persiceto, acquisita 10 anni fa dal Gruppo Landi con proprietà
italiana, occupa oltre 115 dipendenti ed è specializzata nella produzione di compressori per l’impiego di gas
naturale che distribuisce in tutto il mondo.
Dopo una trattativa di alcuni mesi, le lavoratrici e i lavoratori hanno approvato all’unanimità il primo rinnovo
del contratto integrativo aziendale.
Si tratta di un accordo importante che prevede:
-un rafforzamento delle relazioni e delle agibilità sindacali, con l’attivazione del welcome sindacale, che
permetterà all’RSU di incontrare tutti i nuovi assunti
-un protagonismo del ruolo dell’RSU anche in tema di sicurezza, con il coinvolgimento nella mappatura e
nell’analisi di eventuali infortuni
-un importante incremento economico per tutti i dipendenti (a tempo indeterminato e interinali): la cifra
massima del premio di risultato raggiungerà i 1550 euro
-una revisione dei parametri che possa favorire il raggiungimento del premio stesso, dettata dalle recenti
difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali
-aumenti economici anche per i numerosi turnisti: a regime, gli attuali 3,50 euro di indennità di turno
giornaliera arriveranno a 4.50 euro
-congelamento dell’assorbibilità dei superminimi individuali: dopo lunga trattativa è stato raggiunto un
punto di incontro e a tutti i dipendenti con un reddito annuo lordo inferiore ai 36000 euro non verranno
assorbiti gli incrementi del contratto nazionale per i prossimi 3 anni (per un dipendente di quinto livello è di
fatto un aumento consolidato di circa 81 euro mensili)
-i permessi retribuiti aggiuntivi per visite mediche vengono estesi anche ai figli under 12 e ai genitori over
65, al fine di conciliare al meglio i tempi di vita e i tempi di lavoro
-un aumento dei kit di indumenti annuali consentirà agli operai migliori condizioni lavorative.
Esprimiamo grande soddisfazione per il raggiungimento di un importante risultato in un’azienda dalla breve
storia di contrattazione aziendale.
La FIOM CGIL, unico sindacato presente in Safe, consolida il proprio protagonismo nella contrattazione di
secondo livello, una contrattazione che trova nella redistribuzione economica e nel miglioramento delle
condizioni di lavoro delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici il proprio principale orizzonte di lavoro e di
impegno quotidiano sul territorio bolognese.
Bologna 13 luglio 2022
FIOM CGIL BOLOGNA – RSU SAFE

RINNOVATO IL CONTRATTO AZIENDALE
Lunedì 7 febbraio ci sarà la prima presentazione pubblica del libro “Il lavoro operaio digitalizzato. Inchiesta nell’industria metalmeccanica bolognese.” edito da “Il Mulino”, in uscita in questi giorni.
Si tratta di un libro ricco di spunti, stimolante, frutto di un attenta ricerca realizzata dalla Fondazione Claudio Sabattini, che ci aiuta a comprendere i grandi cambiamenti del mondo del lavoro legati alla digitalizzazione.

La FIOM è la categoria dei metalmeccanici della CGIL.
La FIOM contratta a vari livelli, Nazionale, Regionale (nel settore artigiano) e Aziendale, le condizioni economiche e normative del rapporto di lavoro.
La FIOM agisce su mandato dei lavoratori e si autofinanzia, esclusivamente, grazie al contributo economico dei lavoratori iscritti senza i quali non sarebbe possibile alcuna attività sindacale.
SEGRETERIA TERRITORIALE FIOM-CGIL BOLOGNA
Via Marconi 69
40122 Bologna
Tel. 051-248210
PEC: fiom-bologna@pec.it
Fax 051-251564