La FIOM CGIL Bologna esprime solidarietà e sostegno alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Call center LCT IGEA di Funo, che oggi hanno scioperato e manifestato presso il Comune di Argelato, con il supporto della SLC CGIL, a difesa del loro posto di lavoro e per rivendicare condizioni contrattuali dignitose.

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto la holding ALMA, capofila di una infinita serie di scatole cinesi che hanno generato una lunga serie di appalti e subappalti, rappresenta purtroppo una delle tante situazioni di sfruttamento che siamo comunemente impegnati a contrastare anche nella nostra provincia e in regione.

La FIOM CGIL Bologna è impegnata assieme alla FIOM Nazionale nel sollecitare il principale committente di LCT IGEA (Il Fondo sanitario Previmedical che fa capo al gruppo RBM) a trovare un nuovo appaltatore che applichi un contratto regolare e che investa nelle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori di Funo.

Bologna, 19 Giugno 2019 

                                                                                                      FIOM CGIL Bologna

La FIOM di Bologna in piazza alla mobilitazione globale per il clima per assicurare un futuro al pianeta.

(clicca sulla prima immagine per avviare la presentazione)

A 38 ANNI DALLA STRAGE FASCISTA ALLA STAZIONE DI BOLOGNA, NOI NON DIMENTICHIAMO!

 

Nella giornata di oggi, venerdì 19 gennaio, in concomitanza con lo sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici milanesi, in diverse fabbriche del territorio – a partire dalle aziende più significative (tra cui G.D, IMA, Bonfiglioli, Toyota Cesab, Mec-Track) – si sono svolti scioperi, in alcuni casi proclamati anche insieme alla FIM e alla UILM, non solo per manifestare solidarietà alle famiglie dei Lavoratori deceduti, ma anche per tenere alta la sensibilità sul tema della sicurezza.

Ulteriori iniziative – anche di sciopero con assemblee sul tema sicurezza – sono previste nei prossimi giorni.

Perdere la vita è sempre qualcosa di drammatico, ma è del tutto inaccettabile perderla sul lavoro, mentre si compie un’azione tanto quotidiana quanto necessaria per vivere.

Solo nei primi nove mesi del 2017 in Italia ben 769 persone si sono recate al lavoro e non hanno fatto più ritorno a casa. Si tratta di dati enormi la cui drammaticità si commenta da sé.

Tuttavia, le cifre di questa vera e propria strage non ci lasciano del tutto sorpresi. Il peggioramento delle condizioni di lavoro che si è verificato in particolar modo negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. Precarietà, incremento dei ritmi, riduzione di diritti e tutele, non potevano che portare a un progressivo degrado di ogni aspetto dell’attività lavorativa, compreso quello fondamentale del diritto alla salute e alla sicurezza. Numeri così impressionanti dimostrano come troppe volte le imprese non rispettino regole e procedure. Tutto ciò non è ammissibile!

Con le iniziative di oggi la Fiom-Cgil di Bologna ha voluto richiamare tutti i soggetti in campo alle proprie responsabilità. E’ necessario che il tema della salute e della sicurezza non sia relegato a qualcosa di secondario e accessorio, ma che venga considerato una vera e propria urgenza di questo paese. Troppo spesso le condizioni di lavoro sono messe in secondo piano sottovalutando la necessità di prevenzione e controlli efficaci.

Il diritto alla vita è un bene assoluto che imprese e istituzioni debbono garantire, assicurando innanzitutto il rispetto delle leggi.

Bologna, 19 gennaio 2018

 

FIOM BOLOGNA

 

comunicato stampa FIOM Bo_scioperi_basta morti sul lavoro_19012018